Le proposte operative del Gruppo Isidea per l’Arco di Traiano

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Arco di TraianoArco di Traiano

Dopo una dormita collettiva e vane lamentazioni, si registra l’affannoso risveglio di chi vuole utilizzare l’ultima parte del 2014 per celebrare i 1900 anni dell’Arco di Traiano.
Contro quest’eccessivo aut aut, Isidea propone una soluzione ragionevole, ricordando la storia della costruzione del monumento. L’Arco fu eretto per ricordare l’apertura della via Traiana, che da Benevento abbreviava il percorso dell’Appia in direzione di Brindisi. La strada fu inaugurata nel 109 d.C. e in quella data gli storici pensano che il Senato abbia decretato l’erezione dell’Arco di Traiano, avvenuta, come attesta l’iscrizione ripetuta sull’attico delle due fronti, il 114 d.C. per ricordare l’inaugurazione del nuovo tracciato e, soprattutto, per glorificare il saggio governo dell’Optimus Princeps. L’Arco, come pochi sottolineano, fu terminato nel 117 d.C. ed, allora, Isidea propone la rapida creazione da parte dell’Assessorato comunale alla Cultura di un ristretto “Gruppo operativo per l’Arco di Traiano” che, possa stimolare e coordinare la partecipata e visibile valorizzazione del più noto monumento cittadino, nel periodo 2014-2017.
ISIDEA, da parte sua, già concretizza alcuni spunti progettuali, come l’isolamento del Monumento con pedonalizzazione di Via del Pomerio, Viale dei Rettori e Via San Pasquale, percorribili dai soli residenti; la valorizzazione della Piazza isolata, con attuazione della migliore idea progettuale tra quelle partecipanti qualche anno fa ad un concorso organizzato dalla Soprintendenza Archeologica; l’attuazione del progetto caro allo storico Alfredo Zazo, il quale chiedeva il posizionamento della statua bronzea dell’Imperatore (ora presso la Rocca) davanti al suo Arco, ad indicare con il braccio alzato la via Traiana; la creazione di uno stabile “Antiquarium”, già proposto con propri fondi ma senza successo dalla Provincia alla Soprintendenza, nell’area del Complesso di S. Ilario, in cui raccogliere i pezzi dell’Arco e le due statue acefale di Traiano e Plotina in passato in cima ad esso, conservate presso il Museo del Sannio e ritrovate durante gli scavi intorno al monumento effettuati nella prima metà del Novecento; la realizzazione di uno speciale “cannocchiale” e di una app (applicazione destinata a smartphone, tablet) per ammirare in collocazione virtuale la “quadriga” dell’Arco, la cui esistenza è stata dimostrata nel corso del convegno organizzato dal gruppo ISIDEA lo scorso 23 maggio presso la Biblioteca Provinciale; il massimo supporto alla richiesta di riconoscimento UNESCO di Patrimonio dell’Umanità anche per l’Arco di Traiano, già “Meraviglia Italiana”.



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