LegaPro. Il Benevento si aggiudica la 'festa' del Giraud. Battuto il Savoia (2-3) in rimonta

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Un rigore, un autogol ed un capolavoro. Il Benevento cala il tris in rimonta al 'Giraud' di Torre Annunziata si aggiudica il derby superando il Savoia per 2-3. Clima bellissimo in casa oplontina grazie al solido gemellaggio tra le due tifoserie che ieri si è rinnovato nel migliore dei modi. Una vera e propria festa, merce rara in Italia e, sopratutto, nei campionati minori. In un clima così disteso e amichevole si sono affrontate due squadre con motivazioni diverse. Da una parte i pardoni di casa di mister Bucaro, alla ricerca dei primi tre punti stagionali dopo un avvio a singhiozzo, dall'altra parte i sanniti vogliosi di tornare nel Sannio con il bottino pieno per tenere il passo delle prime e riscattare il mezzo passo falso contro il Catanzaro. Missione compiuta per il Benevento che ha sofferto oltremodo prima di avere ragione dei cugini torresi. Non una prova brillante per la Strega che dopo essere passata in vantaggio ad inizio gara grazie al primo gol in campionato di Umberto Eusepi che si è procurato un calcio di rigore e lo ha realizzato, ha poi sofferto oltremodo la reazione del Savoia che prima ha pareggiato con Sanseverino per poi trovare il gol del 'ribaltone' con Cremaschi. Nella ripresa la reazione giallorossa con l'uno-due che ha spezzato le gambe al Savoia ed ha mandato in visibilio il settore degli 800 tifosi beneventani. Prima un clamoroso autogol di Checcucci su cross di capitan Melara, poi, un minuto dopo, gol capolavoro di Alessandro Marotta che di testa in tuffo, ha trafitto il portiere locale riportando la Strega in vantaggio.
LA CRONACA
Mister Brini conferma lo stesso undici che ha pareggiato al 'Vigorito' contro il Catanzaro fatta eccezione di Eusepi in attacco, con Campagnacci in panchina. In difesa spazio a Lucioni che gioca dal primo minuto in coppia con Scognamiglio: ancora panchina per Padella. A sinistra Pezzi è preferito a Bassini.


L’atmosfera euforica che ieri circondava la sfida tra Savoia e Benevento era palpabile in tutta Torre Annunziata. Il derby n° 29 della fratellanza non si disputava dalla stagione 2000/2001 quando i bianchi di Morgia con i goal di Kanjengele e Greco stesero per 2 a 1 – Gennari marcatore sannita – l’undici di Dellisanti. L’arrivo a Torre dei supporter giallorossi è accolto da un boato di cori, da uno sventolio fitto di bandiere e innumerevoli fumogeni colorati. Baci e abbracci si susseguono, come conseguono anche i canti dei tifosi sanniti a ricordo del loro unico, storico ed indelebile gemellaggio. Lo spettacolo continua sugli spalti con lo scambio simbolico di saluti tra le curve e la sbandierata unanime dei propri vessilli. Si ricordano gli scomparsi, e a suon di striscioni si ripercorrono i venti anni di amicizia non tra due tifoserie, ma di due città, due culture da sempre solidali. Il calcio giocato però non può attendere ed il fischio d’inizio arriva preciso alle ore 16.00. Passano appena 2’ ed il Benevento è subito pericoloso: tutto parte dai piedi di Eusepi che protegge un buon pallone e serve l’accorrente Melara ma Santurro ci mette una pezza. L’avvio degli ospiti non è però poi così devastante, al 6’ arriva Di Martino decreta un calcio di rigore per il Benevento, per l’atterramento in area di Melara da parte di Gallo: sul dischetto va Eusepi che fa 1 a 0. Dopo il vantaggio il Benevento va esaurendosi e sono pochissime le azioni degne di nota della truppa di Brini. Una di queste avviene al 15’ con Eusepi che gonfia nuovamente la rete ma l’attaccante era in fuorigioco. Da questo momento sale in cattedra il Savoia: al 16’ Di Piazza lanciato da Cremaschi s’invola verso la porta del Benevento ma Piscitelli in uscita è provvidenziale. Il Savoia ci crede e sull’azione successiva i bianchi conquistano un calcio d’angolo dai cui sviluppi arriva il pareggio. Alla battuta del corner va Gallo la palla spiove nell’area di rigore sannita, l’ex Rinaldi in rovesciata chiama al miracolo Piscitelli sulla respinta maldestra di Vitiello è lesto però ad inserirsi Sanseverino che insacca. Al 17’ Savoia 1 Benevento 1. La partita sembra addormentarsi ma è il Benevento a 24’ a rendersi pericoloso con Pezzi che prova il sinistro dalla distanza, il tiro è insidioso ma Santurro si rifugia in corner. Il Savoia con il passare dei minuti alza il ritmo ed il baricentro mentre i Sanniti sembrano sulle gambe. Al 31’ è Scarpa su punizione a lambire il palo alla destra di Piscitelli, l’estremo sannita in realtà compie un autentico miracolo – l’ennesimo di giornata - deviandola quel poco che basta per mandarla in angolo e salvando così i suoi. Al 35’ Alfageme sulla fascia libera al tiro Marotta che svirgola, rendendo tutto facile al portiere degli Oplontini. Al 38’ arriva il vantaggio del Savoia: cross dalla destra di Scarpa che sfugge al controllo di Celjak, Di Piazza svetta ma Piscitelli compie ancora una volta un autentico miracolo, sul batti e ribatti successivo è Cremaschi a sfruttare la dormita collettiva della difesa ospite e li punisce con un tocco di testa ravvicinato. Il Benevento è in bambola, si fa nervoso e fioccano i cartellini gialli. Il centrocampo è in affanno mentre sia Lucioni che Celjak non riescono ad arginare le scorribande di Scarpa e Gallo. Nel secondo minuto di recupero della prima frazione il Benevento però ci riprova sempre con Eusepi, la sua girata però si spegne sul fondo non distante dalla porta difesa da Santurro. Il primo tempo allo stadio Giraud di Torre Annunziata si chiude con il Savoia in vantaggio 2 a 1 sul Benevento. I Sanniti sembravano essere partiti bene ed alla fine si ritrovano a rincorrere l’avversario. Disastroso il rendimento fisico visto nel primo tempo, che porta gli uomini di Brini a perdere ogni contrasto e ad arrivare sempre secondi sul pallone. Sfera che i metronomi del centrocampo non riescono a far girare a dovere con Doninelli e Vitiello in estrema difficoltà. Non è andata meglio sulle fasce dove Melara e Alfageme praticamente non si sono mai visti. A dare conferma alla nostra lettura del match è una vecchia conoscenza del cacio sannita Nello Di Costanzo: “ il Benevento voleva amministrare il vantaggio fin da subito così come fatto ad Ischia, senza pensare però che queste squadre possono far male proprio nel momento in cui tu abbassi il baricentro. Ho notato anche io un Benevento in affanno ma credo che la partita non sia compromessa, le qualità per emergere ci sono tutte”. Le parole dell’ex trainer sannita sono infatti di buon auspicio perché la seconda frazione di gioco comincia sicuramente meglio per gli ospiti. Al 51’ è Lucioni che prende palla a centrocampo ed in progressione arriva a conquistarsi un calcio d’angolo. Dagli sviluppi Marotta con un pregevole gesto tecnico insacca ma è fuorigioco. Non è il miglior Benevento ma sicuramente è diverso dalla squadra vista nel primo tempo. Al 58’ arriva il PAREGGIO DEL BENEVENTO. Melara – un automa fin li - va via sulla fascia traversone basso al centro, Checcucci in scivolata anticipa tutti anche Santurro compiendo la più classica delle autoreti. Passano due minuti e al 60’ c’è il VANTAGGIO del BENVENTO: Marotta sigla un goal – su assist di Alfageme - da vero opportunista anticipando di testa ed in tuffo un frastornato Checcucci. SAVOIA 2 – BENEVENTO 3. Sembra fatta per gli uomini di Brini ed invece come nel primo tempo c’è il ritorno del Savoia che trascinato da Scarpa – 35 anni e non sentirli – prova a mettere in difficoltà la truppa giallorossa. Al 67’ infatti Scarpa viene atterrato da Scognamiglio ci prova da trenta metri sul susseguente calcio di punizione ma Piscitelli blocca a terra senza problemi. All’ 81’ Celjak stende ancora una volta l’avanti bianco. Sulla palla va lo stesso Scarpa che è uno specialista: rincorsa breve e traversa clamorosa. Savoia vicino al pareggio. L’ultimo spasmodico evento per le coronarie dei tifosi sanniti lo si corre al minuto 92’ quando De Falco si perde Scarpa che imbecca Malaccari passaggio a D’Appolonia che di prima intenzione prova a portare gli Oplontini al pareggio. Piscitelli è invece bravissimo e ancora una volta riesce a mantenere i suoi a galla con un altro intervento prodigioso, guadagnandosi così insieme a Scarpa la palma di migliore in campo.
Brini qualche domanda dovrà porsela soprattutto quando ha preferito l’inserimento di De Falco al bisogno estremo di corsa e dinamismo che richiedeva il Benevento. Una squadra quella sannita che palesa difficoltà atletiche e di conseguenza mentale nei momenti topici della gara. Sarà stato il caldo, sarà la forma non al top resta il fatto che dopo Ischia e Catanzaro si ci aspettava un altro Benevento ed invece per poco non era il Savoia a festeggiare il derby ritrovato ed i tre punti.

TABELLINO:

Savoia( 3-5-2 ): Santurro, Checcucci, Di Nunzio, Rinaldi, Sabatino, Cremaschi( 72’ Verruschi), Malaccari, Sanseverino( 68’ Corsetti), Gallo, Scarpa, Di Piazza(58’ D’Appolonia).
A disp: Gragnaniello, Laezza, Sevieri, Giordani.
All: Bucaro.

Benevento( 4-4-2 ): Piscitelli, Celjak, Scognamiglio, Lucioni, Pezzi, Melara, Doninelli, Vitiello(74’ De Falco), Alfageme, Marotta(69’ Campagnacci), Eusepi(87’ Agyei).
A disp: Pane, Padella, Bassini,Montini.
All: Brini.

Arbitro: Sig. Di Martino di Teramo.
Assistenti: Stefano Cordeschi e Andrea Cordeschi di Isernia.

Note: Rinnovo del gemellaggio tra le due tifoserie, e consegna delle maglie alla moglie del tifoso Alfonso di Nocera scomparso da poco. Spettatori 4000 circa con oltre 600 tifosi giallorossi.

Ammoniti: 33’ Cremaschi (S) 36’ Lucioni (B) 47’ Vitiello(B) 67’ Scognamiglio (B) 79’ Celjak (B) 93’ Alfageme (B)
Marcatori:6’ Eusepi (rig.) 17’ Sanseverino (S) 31’ Cremaschi (S) 58’ Checcucci autorete (S) 60’ Marotta (BN)
Angoli: 5 a 2 per il Benevento.
Recupero: 2’pt, 4’st.
Dal 'Giraud' di Torre Annunziata, il nostro inviato Michele Palmieri



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