L'elettrodotto 'Benevento - Foggia' diventa un caso. Iacoboni (Greenpeace): 'Regole vanno rispettate'

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foto di Altrabeneventofoto di Altrabenevento

"Ben vengano gli investimenti infrastrutturali, gli elettrodotti così come le altre forme di energia rinnovabile, ma non a qualsiasi costo. Se ci sono problemi evidenti e i parametri non vengono rispettati occorre fermarsi e rispettare ambiente e leggi". Così Luca Iacoboni, responsabile delle campagne Energia e Clima di Greenpeace Italia, intervistato da 'Il Quaderno.it'. Una dichiarazione generale che, però, viene buona per la situazione che si è creata nel Sannio dove è in realizzazione il nuovo elettrodotto a 380 kV ''Benevento II - Foggia'', una delle infrastrutture energetiche più importanti del programma di Terna S.p.a. per il Meridione. Un insediamento che ha già incontrato tanti pareri negativi nel beneventano: dalla raccolta di oltre tremila firme, nell'aprile del 2011, da parte del Comitato per la Salvaguardia del Territorio Sannita di S.Giorgio la Molara, passando per le continue segnalazioni delle associazioni ambientaliste, Altrabenevento e Lipu in primis, e dei comitati delle contrade interessate dal passaggio dei cavidotti così come è accaduato lungo la pista ciclopedonale di contrada Pantano.

IL CASO TERNA TRA INGERENZE E CARENZE
Partiamo proprio dai lavori eseguiti dalla Terna sulla pista ciclopedonale di Pantano/Vitulano per la realizzazione di tre elettrodotti interrati: Altrabenevento ne chiese la sospensione successivamente disposta dal sindaco Fausto Pepe con apposita ordinanza: "E' emerso infatti - hanno affermato Sandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti - dal Progetto Esecutivo depositato presso il Comune di Benevento che i valori dei Campi Elettromagnetici prodotti dal passaggio della corrente nei cavidotti collocati sulla pista sono notevolmente superiori (97,7 microTesla) a quelli previsti dalle norme vigenti, in relazione alle aree gioco per l'infanzia (3 microTesla). Altrabenevento ha segnalato, inoltre, che il Progetto esecutivo depositato non era conforme alle opere autorizzate dal Ministero dello Sviluppo Economico e quindi che il progetto attuale è privo di autorizzazione: "La Terna spa - secondo Fioretti e Sandrucci - intende infatti realizzare un elettrodotto interrato a doppia terna di conduttori, mentre l'autorizzazione si riferisce ad una singola terna, con conseguente innalzamento dei campi elettromagnetici. Ma c'è di più. Anche le opere eseguite prima della sospensione dei lavori disposta dal Sindaco a seguito dell'istanza di Altrabenevento risultano difformi dal progetto esecutivo, a sua volta difforme e non autorizzato". Sollevate poi altre 'ingerenze' nella realizzazione dell'elettrodotto: mancanza di cartelli esplicativi durante i lavori, carenze ed anche la possibilità di far passare alcuni tralicci dell'elettrodotto nella discarica sotto sequestro di Piano Borea: "La preoccupazione c'è - ha proseguito Sandrucci durante l'ultima puntata de 'L'Areopago' su Tstv - anche dal punto di vista ambientale. Quello che molti cittadini non sanno è che in contrada La Francesca è in fase di realizzazione una nuova stazione elettrica di quattro ettari". Quello che più lascia interdetti è il comportamento della società di distribuzione "che nonostante le continue sollecitazioni, si sente in perfetto ordine". L'elettrodotto 'Benevento II -Foggia' è stato approvato ed autorizzato anche grazie ad un protocollo d'intesa stipulato nel 2008 con il Comune di Benevento. Proprio da Palazzo Mosti però, c'è stato un cambio di orientamento nei confronti di Terna: "Non solo la società non ha rispettato quelli che erano i patti stipulati nel protocollo d'intesa - ha fatto notare la Sandrucci - ma ci sono moltissimi dubbi pure sui limiti previsti dalla legge, ampiamente sforati. Abbiamo contestato alla Terna di non avere dichiarato i valori che l'elettrodotto produce. Dopo questa contestazione abbiamo avuto i dati della documentazione che mancava e ci siamo resi conto dei valori che sono stati dichiarati non hanno nessuna attinenza con quelli che dovrebbero essere i parametri limite".

IACOBONI (GREENPEACE): 'OK REALIZZAZIONE, MA LE REGOLE VANNO RISPETTATE'
Il 'Benevento II -Foggia' è uno dei collegamenti più importanti in costruzione. Il vecchio elettrodotto ha bisogno di essere potenziato perchè ha oltre 40 anni di vita e dimostra evidenti limiti tecnologici. Fino a qui nulla di strano, anzi, ben venga un potenziamento della linea elettrica. Il problema sulla costruzione dei potenziamenti che possono diventare micidiali se troppo elevati rispetto al parametro consentito passando così da una produzione indispensabile ad una sovraproduzione energetica pericolosa. "Ogni realtà locale deve essere valutata - ha precisato Iacoboni - ed è chiaro che se ci sono irregolarità del genere non si può fare finta di niente. Le leggi sono fatte per essere rispettate o si finisce ad arrecare danno al territorio ed alla popolazione". La posizione di Greenpeace sulla realizzazione di un elettrodotto è la seguente: occorre impattare il meno possibile ma ben vengano le infrastrutture: "Vale lo stesso discorso, ad esempio, per l'energia eolica - ha detto Iacoboni - siamo assolutamente favorevoli a questo tipo di rinnovabile ma sempre tenendo conto di quelli che sono i parametri richiesti". Un concetto che banale non è: le infrastrutture non possono essere realizzate a qualsiasi costo. Ok agli elettrodotti insomma, ma il 'Benevento II - Foggia', in questo caso, deve essere pienamente regolare.
Gaetano Vessichelli

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