Lettera di una mamma al Governatore De Luca: "Perche' mio figlio diabetico deve essere seguito a Napoli?"

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Diabete - esame della glicemiaDiabete - esame della glicemia

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una mamma al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il figlio affetto da diabete, costretto a spostarsi periodicamente a Napoli per i controlli.
"Egregio Governatore,

considerando l’assordante silenzio che, mio malgrado, ho dovuto constatare da parte degli organi istituzionali per la soluzione di un grave problema sanitario che interessa mio figlio, oggi quindicenne, da mamma, mi rivolgo a Lei.

Proprio in questi giorni, attraverso gli organi d’informazione della mia città, ho avuto l’opportunità di apprendere che, a Suo dire, dopo anni di completo lassismo, anche qui da noi, a Benevento, ci si stia avviando verso nuove norme che dovrebbero facilitare l’approccio del cittadino quando è costretto a rivolgersi alle strutture sanitarie. Ecco perché solo Lei può capire a fondo il mio dramma.

Quattro anni fa, al mio ragazzo, all’epoca undicenne, d‘improvviso, a seguito di disturbi insorti, dopo aver espletato le indagini dovute, fu diagnosticata una forma severa di diabete giovanile. Fu, da subito, intrapreso il dovuto trattamento sotto la preziosa guida del Dr. Gianpaolo De Filippo, che, come Ella saprà, svolge la Sua attività in Francia e che aveva una convenzione con l’Azienda Ospedaliera G. Rummo di Benevento. Con lui ci trovammo benissimo anche considerando, è ovvio, la serietà del caso.

Dopo un certo lasso dii tempo, però, mentre tutto procedeva nel migliore di modi, e noi, in famiglia, come tanti altri genitori che si erano trovati nella stessa situazione, avevamo trovato la serenità, per ragioni che ignoro, fui invitata a lasciare Benevento al fine che mio figlio venisse seguito a Napoli presso il II Policlinico dell’Università. Malgrado le mie resistenze, fui, in ultimo costretta ad assecondare la richiesta.

Due, in Campania, i centri per il trattamento del diabete giovanile. Fummo costretti, per questo, a rivolgerci al II Policlinico dell’Università. I giorni trascorsi a Napoli sono solo da dimenticare e sembra assurdo che, in un periodo come il nostro, possano ancora esistere strutture sanitarie tanto degradate.
Ecco, egregio Governatore, faccia, in proposito, dei controlli al fine che possa accertarsi della veridicità del mio asserito. Insieme a mio marito non riuscimmo a sopportare tante vicissitudini e decidemmo di tornare a Benevento.

Da subito, dopo un contatto con il Dr. De Filippo, sempre disponibile, mio figlio è stato, poi, seguito presso il reparto di pediatria.  Tutto è andato per il meglio, ma, oggi con l’inizio del nuovo anno, il problema si è ripresentato in quanto non v’è alcun intento di rinnovare la convenzione. Per tutto gennaio, così anche le altre mamme, ho percorso ogni strada possibile al fine che questa preziosa collaborazione specialistica non si concludesse, ma, innanzi a me, ho trovato solo un muro di gomma. Mio figlio che ha, necessariamente, bisogno di assidui controlli, da un mese, è lasciato a se stesso ed io sto cercando, nei limiti, è ovvio, delle mie possibilità, di chiedere aiuto terapeutico di ogni tipo.

Al sommo della disperazione, ho scritto, una settimana fa, una lettera di aiuto ad un medico della nostra città, il Dr. Giuseppe De Lorenzo, promotore di tante battaglie in campo sanitario al fine che mi desse un aiuto. Non lo conoscevo di persona e gli ho scritto una lettera attraverso il quotidiano sannita on line “Gazzetta di Benevento”. Questi, in verità con molta umiltà, è intervenuto sollecitando i vertici del “Rummo”, Pizzuti ed Iervolino.
Nemmeno una risposta.

Ed è, invece, gravissimo che i due si sono ben battuti per una sciocca vicenda verificatasi, nelle stesse ore, presso il Pronto Soccorso dopo una denuncia, non si sa se fondata o meno, da parte di un senegalese. Ecco, Egregio Governatore, queste sono le assurdità che si verificano nella nostra sanità da parte di chi invece, segnatamente dinanzi a problemi seri, come il mio, preferisce tacere.
Tutta la vicenda è grave e non può affatto cadere nel dimenticatoio.

Ringrazio gli organi di stampa che vorranno aiutarmi, ed un grazie di cuore al Dr Giuseppe De Lorenzo che Lei, Governatore, da quanto spesso leggo, dovrebbe conoscere.
Ora spetta a Lei intervenire, senza ulteriori indugi".

Patrizia Di Giovannantonio



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