Liberi e Uguali, appello a Provincia: "Mettere in sicurezza incrocio San Tommaso"

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Incrocio San Tommaso - Castelvenere Incrocio San Tommaso - Castelvenere

“Facciamo appello alla Provincia di Benevento affinché si attuino gli interventi programmati per mettere in sicurezza l’incrocio sulla strada provinciale Telese Terme – Cerreto Sannita”.

“Venti giorni fa l’ennesimo, grave incidente in contrada San Tommaso, a Castelvenere, sulla strada provinciale che collega Telese Terme a Cerreto Sannita. Un incrocio molto pericoloso, per il quale circa 500 cittadini, nel 2010, sottoscrissero una petizione popolare. Nel 2012 la Provincia di Benevento approvò un progetto per un’appropriata rotatoria e per la messa in sicurezza dell’intero tratto tra Castelvenere e Telese, che presenta altri punti pericolosi, come l’uscita della statale Telesina e la curva sotto il viadotto della stessa statale. L’importo complessivo degli interventi era pari a circa 2,6 milioni di euro”.

Questo l’appello firmato da Federica De Nigris, Gianni Russo, Simone Razzano e Gianluca Aceto esponenti di Liberi e Uguali che chiedono l’attuazione degli interventi per la messa in sicurezza dell’incrocio di contrada San Tommaso lungo la provinciale Telese Terme – Cerreto Sannita.

“Siamo tutti consapevoli – continuano – delle paradossali vicende istituzionali che hanno mortificato e ridotto al collasso le Province italiane, impossibilitate a programmare, progettare e utilizzare risorse, peraltro sempre più esigue. La gravità della situazione, tuttavia, impone oggi di dare priorità ad una tratta strategica sia per i residenti che per i transitanti, molto numerosi. Le opere sono pertanto improcrastinabili e urgenti, ancor di più se confrontate con le rotatorie sorte su altre strade provinciali, in punti sicuramente meno pericolosi di contrada San Tommaso”.

E concludono: “Siamo sicuri che la Provincia di Benevento, sia nella parte politica che in quella tecnica, saprà raccogliere l’appello dei cittadini e delle istituzioni locali, a cui si unisce anche il nostro, affinché sia dia seguito e attuazione concreta alla delibera del 2012. Siamo sicuri che il rispetto della propria programmazione, e la risoluzione di un problema urgente e sentito, contribuirà a riguadagnare il rispetto dei cittadini nei confronti dell’istituzione provinciale, la cui utilità e centralità è tornata ad essere evidente a tutti, dopo lo sconsiderato attacco populistico che ne voleva l’abolizione e che ne ha determinato un irrazionale soffocamento”.



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