Limatola. Al Carnevale anche un carro contro le antenne della telefonia mobile

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Veduta del centro storico di LimatolaVeduta del centro storico di Limatola

Un carro contro le antenne di telefonia mobile sfilerà in occasione della XXIV edizione del Carnevale di Limatola che inizia domenica 23 febbraio. La protesta arriva in piazza e non mancheranno sorprese. I cittadini manifesteranno la loro contrarietà all’insediamento di una stazione radio base, autorizzata in località Prise (area mercato) in prossimità di una scuola per l’infanzia, di locali pubblici e del centro abitato. L’iniziativa rientra tra le attività di sensibilizzazione sull’inquinamento elettromagnetico avviate dal comitato cittadino ‘Limatola Attiva’ che si è costituito per impedire il proliferare di antenne selvagge nel territorio comunale. Ad oggi un impianto della Telecom è stato già autorizzato e una seconda antenna della Ericsson è in attesa di essere autorizzata dall’Amministrazione comunale in via Santa Teresa, in prossimità di località Paradiso. Purtroppo, in Italia la legge è dalla parte dei gestori di telefonia, che se decidono di innalzare un’antenna quasi nulla li può fermare. Gli impianti di telefonia, infatti, sono considerati opere di urbanizzazione primaria. Il Comitato è convinto che come prima cosa si debba tutelare la salute dei cittadini. “E’ vero - si legge in una nota di Limatola Attiva - che mancano degli studi scientifici certi per quantificare con esattezza la pericolosità delle emissioni di onde elettromagnetiche di impianti di telefonia per la salute umana, ma allo stesso tempo non se ne può escludere il rischio, sulla base di innumerevoli studi fatti da scienziati e ricercatori nazionali e internazionali che evidenziano un preoccupante aumento statistico delle probabilità di produrre danni alla salute soprattutto nei bambini. Pertanto, è nostra intenzione far valere il nostro diritto alla salute”. Al momento, i lavori in via Prise sono sospesi in quanto il sindaco Marotta, preso atto della contrarietà della popolazione all’insediamento dell’antenna, con un’ordinanza del 22 gennaio scorso ha sospeso per 120 giorni i lavori. Il provvedimento è stato impugnato dalla Telecom che ha fatto ricorso al Tar.



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