L’Oasi del Lago di Campolattaro la più bella per il birdwatching 2013

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Come ogni anno dal 2006, EBN Italia, l’associazione culturale senza fini di lucro per la promozione e diffusione del birdwatching, sezione italiana della rete di ornitologi europea promuove il concorso ‘Vota l´oasi più bella per fare birdwatching’, volendo segnalare all´attenzione quelle aree protette che si distinguono per conservazione e fruizione. Il premio annuale è assegnato tramite votazione sul web da parte dei singoli utenti, sulla base di 3 nomination indicate dal Consiglio Direttivo dell´associazione. Con il premio EBN Italia vuole indicare che la strada per la conservazione è intrecciata a quelle della divulgazione, della fruizione e della didattica. Nell’edizione 2013 dell’iniziativa l’oasi più votata è stata quella del Lago di Campolattaro, inserita nel sistema delle oasi del WWF Italia dal 2003, anno in cui è stata siglata la convenzione con la Provincia di Benevento. Alcune motivazioni dei votanti sono state: “Magica atmosfera su un invaso ricco di specie interessanti, dove ha nidificato il primo cormorano in Campania. Al tramonto è un tripudio di suoni dai roost e sulle sponde ovunque il pesante volo di centinaia di colombacci"; “Grande varietà di fauna, luogo molto molto bello, fruibile e ben tenuto dai soci WWF che organizzano periodiche visite ed incontri culturali"; "La successione ecologica è ancora in atto e, se non interverranno stravolgimenti nella gestione dell´invaso, se ne vedranno delle belle in futuro".
Il risultato è lusinghiero perché a differenza di altre aree protette, l’Oasi è evidentemente carente di strutture per il birdwatching a causa della situazione di “provvisorietà” dell’invaso, dovuto alle procedure di collaudo ancora in corso che provoca forti escursioni del livello dell’acqua e che potrebbe evidenziare pericolosi fenomeni franosi. Altre Oasi, invece, offrono capanni attrezzati, percorsi di visita mimetizzati, aree faunistiche e quindi permettono l’organizzazione di attività di divulgazione, studio e ricerca più articolate. Altro punto dolente, inoltre, è l’interruzione dell’erogazione del contributo da parte della Provincia, previsto dalla convenzione, che ha causato la cessazione delle attività di vigilanza, la riduzione della manutenzione allo stretto necessario per le strutture realizzate dalla stessa Provincia nel 2008 con un finanziamento del POR Campania 2000-6, la riduzione degli eventi e delle iniziative, organizzati base volontaria e l’impossibilità di qualsiasi spesa per l’acquisto di attrezzature o il miglioramento delle infrastrutture.



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