Lotta all'infarto, se ne discute al Molino con gli esperti del settore

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Sabato 19 maggio si terrà un incontro-dibattito con cardiologi, farmacisti e medici di medicina generale sul ruolo della terapia con anticorpi monoclonali per ridurre il colesterolo alto.

Al fine di divulgare sul territorio le conoscenze sulle nuove strategie terapeutiche per pazienti ipercolesterolemici a più alto rischio cardiovascolare, il 19 maggio s terrà a Benevento, presso l’Una Hotel il Molino, un incontro dal titolo “La soluzione per il paziente ipercolesterolemico ad alto rischio cardiovascolare”, presieduto da Giovanni Ianniello, presidente dell’Ordine dei Medici della Provicia di Benevento, Maurizio Manna, presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Benevento e Tommaso Cusano, presidente FederFarma della Provicia di Benevento.

Partecipano all’incontro i cardiologi dell’Azienda Ospedaliera Rummo, i cardiologi della ASL di Benevento, i farmacisti ospedalieri e territoriali della Provincia di Benevento e i medici di medicina generale del Sannio.

Il raggiungimento degli obiettivi di colesterolo LDL raccomandati (<100 mg/dL, <70 mg/dL a seconda del livello di rischio cardiovascolare o riduzione di almeno il 50% in particolari sottogruppi di pazienti) - afferma Paolo Silvestri, responsabile del Day Hospital della Cardiologia dell’Ospedale Rummo - garantisce un netto incremento della sopravvivenza nei pazienti a rischio alto e molto alto.

Il raggiungimento di tali obiettivi è però spesso insoddisfacente anche nei pazienti trattati con le terapie massimali per i quali permane un rischio cardiovascolare residuo. Si rendono, pertanto, necessarie strategie di intervento per la riduzione del colesterolo più efficaci, tollerate e personalizzate per aumentare la percentuale di successo terapeutico. Oggi è disponibile un terapia innovativa con anticorpi monoclonali, denominati inibitori della PCSK9: una nuova classe di farmaci che rappresenta una soluzione per i pazienti a rischio cardiovascolare alto o molto alto. Tali farmaci, infatti, riducono efficacemente il livello di colesterolo “cattivo” (colesterolo LDL), portandolo a livelli di 30-50 mg/dl come quelli osservati nel bambini.

In particolare, dopo un infarto miocardico – continua Scherillo – è necessario raggiungere un colesterolo LDL di circa 50 mg/dl così come suggeriscono i più recenti studi clinici internazionali tra cui l’ODISSEY. Infatti, questo studio ha dimostrato che mantenendo un colesterolo LDL al di sotto di 50 mg/dl si riduce del 15% il rischio di recidive di infarto e di mortalità".

Durante il convegno sarà presentato il progetto innovativo “La Carta del Cuore”. Si tratta di una soluzione innovativa per garantire la sorveglianza nel tempo dei parametri clinico-strumentali più importanti mediante una cartella clinica virtuale costituita da una piattaforma informatica ed un’app per smartphone che può essere aggiornata in tempo reale da tutti i Professionisti della Salute coinvolti nell’assistenza del paziente cardiopatico: Cardiologi, Farmacisti e Medici di Medicina Generale



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