L'ultimo Consiglio Provinciale è contro le trivellazioni petrolifere: Approvata delibera all'umanimità

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Gianluca Aceto e Aniello CimitileGianluca Aceto e Aniello Cimitile

Approvata all'umanimità la delibera contro la ricerca di idrocarburi e le eventuali trivellazioni petrolifere nel Sannio, in consiglio provinciale a Benevento. La seduta, che si è conclusa da pochi minuti e potrebbe essere l'ultima della Giunta Cimitile, ha deliberato all'umanimità anche l'immediata esecutività del provvedimento. Nella delibera, letta a fine dei lavori dal presidente del consiglio provinciale, Giuseppe Maturo, si specifica che la contrarietà della Provincia di Benevento è su tutti e quattro i permessi di ricerca richiesti dalle società petrolifere in questione, inclusi quelli della Delta Energy Ltd, la società britannica interessata alla ricerca di idrocarburi nel Fortore e nel Tammaro con i progetti denominati "Case Capozzi" e "Pietra Spaccata". Il no alle trivelle è esteso a tutto il territorio provinciale perchè "non conforme alla programmazione ambientale ed energetica messa in moto dalla Provincia di Benevento". Chiesta inoltre una moratoria a Regione Campania, Regione Molise, Regione Puglia e Regione Basilicata. La delibera è stata inoltrata, oltre alle quattro regioni, anche al Ministero dell'Ambiente, al Ministero dello Sviluppo Economico, alle aziende petrolifere in questione ed a tutti gli enti provinciali e locali del Sannio.
Al termine dei lavori è intervenuto anche il presidente provinciale, Aniello Cimitile che ha ribadito la sua contrarietà e quella dell'intero consiglio provinciale: "Stiamo combattendo contro una scelta sbagliata del governo Monti - ha specificato Cimitile - e del ministro Passera che ha riavviato il discorso delle trivellazioni nel Paese. Non siamo gli unici ad essere contro, c'è una mobilitazione in tutta Italia che non vuole vedere ridotto a colabrodo l'Appennino. Anche qualche sindaco del Sannio, inizialmente morbido verso le società petrolifere, adesso si è ricreduto ed il fronte comune si è rafforzato. Si tratta di una battaglia lunga ed articolata che questa Provincia combatterà su quattro fronti: quello scientifico con l'istituzione già avviata ed attiva di gruppi di studio formati da docenti e ricercatori per tenere alta la guarda. Il monitoraggio della questione è necessario, visto che i petrolieri lavorano sempre a fari spenti e bisogna seguirli in ogni piccolo passaggio. Anche per questo siamo attenti dal punto di vista legale. Allo stesso modo saranno attive varie azioni amministrative e di sinergia con la Commissione Ambiente e con gli uffici regionali oltre all'impegno che abbiamo preso con i comitati "No Triv". Ai lavori era presente anche il consigliere regionale, Luca Colasanto, che ha ribadito la sua contrarietà non solo alle trivellazioni, ma anche ai permessi di ricerca specificando: "Qualcuno ha raccontato in giro che la Commissione che io presiedo ha dato il via libera alla Delta Energy firmando la autorizzazioni. E' un errore grossolano visto che, per i permessi di ricerca, c'è una Commissione specifica in Regione Campania che è la Via, non quella Ambiente di mia competenza. La partita resta aperta e occorre vincerla a Roma dove, il Governo Monti, ha riaperto alle aziende petrolifere. Quando ci si scontra con i poteri forti è sempre più difficile spuntarla, ma noi siamo compatti ed anche oggi lo abbiamo dimostrato".
Gaetano Vessichelli

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