Mastella conferma: "Riformare l'Udeur? Molto probabile". Strappo con FI a Palazzo Mosti

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Clemente Mastella presenta il nuovo movimento politico Clemente Mastella presenta il nuovo movimento politico "Noi Sanniti"

L'attivismo politico di Mastella non passa inosservato, tanto che voci di corridoio e rumors propendono per la voglia di dar vita nuovamente all'Udeur.

Le politiche si avvicinano. I partiti, un po' tutti, stanno riscaldando i motori. Poi ci sono i cavalli di razza come Clemente Mastella, al momento esponente di un movimento politico come Noi Sanniti, ma con alle spalle un cursus honorum di tutto rispetto: parlamentare con la DC nella Prima Repubblica e Ministro della Giustizia nella Seconda Repubblica, senza dimenticare l'esperienza europarlamentare a Bruxelles.

La sua creatura politica, l'Udeur, non esiste più, ma corre la voce insistente del progetto di rifondare il partito.Raggiunto telefonicamente da ilQuaderno.it, Mastella non si nega né nasconde la fondatezza dell'idea. " E' molto probabile - dichiara - è possibile. Ricevo sollecitazioni di tante persone, tanti amici. Persone che hanno fatto parte dell'Udeur e che hanno molta rabbia per come siammo stati trattati. Ma la questione va vista". Poi quella frase, eloquente, postata sul profilo Facebook: "Il dado è sempre più tratto. Si riparte con la rifondazione Udeur/Mastella".

A proposito di "vedere", in questi giorni è stato a Milano, chi ha visto?

"Molte persone.. il mio amico Della Valle".

Anche Berlusconi? Magari a Villa San Martino?

"Ho visto tante persone", ribadisce Mastella che a questo punto con garbo e cortesia ci saluta e chiude la conversazione.

Insomma, Mastella punta al rilancio del 'Campanile' a riprendersi un ruolo di primo piano nell'area popolare ed europeista che si rifanno alla corrente cristiana - democratica. Se però il primo cittadino di Benevento tenta di 'ricucire' i rapporti, a Palazzo Mosti si consuma lo strappo proprio con il partito berlusconiano. Proprio ieri, infatti, Forza Italia in una nota - in merito alla presidenza della Commissione Cultura dopo il passaggio di Puzio in Alternativa Popolare - si era espresso in maniera chiara: "La presidenza della commissione Cultura, senza troppi giri di parole, spetta al nostro partito politico. Saranno i nostri organi di partito, unitamente a noi consiglieri, ad indicare una specifica figura che possa occupare tale ruolo".

Strappo, che porta Forza Italia fuori dalla maggioranza ma non ad una mancanza di fiducia che avverrà punto su punto: "Dobbiamo purtroppo constatare, con rammarico, il venire meno di specifici accordi che, la forza politica che rappresentiamo, in ottica di coalizione, aveva preso con le altre forze politiche di maggioranza. Ciò comporta da parte nostra, un venir meno del vincolo di maggioranza. Ciò significa che il nostro gruppo Consiliare farà una costante valutazione oggettiva rispetto alle diverse tematiche che, volta per volta, saranno affrontare in seno al Consiglio Comunale".

M.P.



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