Mastella presenta "Noi Sanniti". Centralita' territoriale guardando alla ricomposizione del centro

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Clemente Mastella presenta il nuovo movimento politico Clemente Mastella presenta il nuovo movimento politico "Noi Sanniti"

Clemente Mastella e Mario Pepe hanno presentato stamani il nuovo movimento politico Noi Sanniti, tanti gli amministratori presenti.

Presentato stamani a Benevento presso l’Hotel President il nuovo movimento politico di Clemente Mastella, presente anche l’onorevole Mario Pepe oggi sindaco di San Giorgio del Sannio e tanti amministratori provenienti da tutta la Campania e non solo dal Sannio.

Noi Sanniti” questo il nome scelto per quello che è la prima realtà presentata, altre come Noi Avellino, Noi Caserta, Noi Salerno e dunque Noi Campania, nasceranno a breve. Alla base di questa scelta, l’idea di voler federare le idee ed i territori per un nuovo protagonismo che vedrà nel 2017 la chiamata di una vera e propria assemblea.

“Questo movimento difende il territorio per ovvie ragioni senza elemosinare nulla – dice Mastella – ragioni che talvolta sono trascurate. Chiediamo alle realtà istituzionali di registrare questi insuccessi clamorosi che si sono verificati in questi anni e darci una mano per far risalire in quota un’economia disastrata. Tutti quelli che erano qui oggi, amministratori e cittadini, depositano in questa iniziativa una sorta di speranza. Iniziativa – continua – che parte, come sempre nei vari cicli che mi hanno riguardato, da Benevento in modo particolare pronta a prendere corpo in altre realtà e nell’intera Campania”.

L’idea di base dunque è quella di tante entità federaliste, la cosiddetta radicalità, che Mastella definisce, “singole realtà di federalismo locale, poi faremo ‘Noi Sanniti’ nel Molise ci estenderemo in Calabria, poi vedremo”. Insomma Mastella riparte: CCD, CDR, UDEUR, Popolo delle Libertà, Forza Italia, esperienze archiviate. Torna in pista partendo da Benevento con una idea ben precisa: “dare voce al Sannio e ai territori interni”. L’ex ministro della Giustizia inoltre non dimentica gli attacchi rivolti dal Movimento 5 Stelle che nei giorni scorsi chiedeva chiarezza di posizione in vista del Referendum sulla Riforma Costituzionale, “ribadito no secco e senza mancanza di rispetto verso nessuno e tantomeno Renzi, alcune cose non ci convincono e dunque diciamo no ma senza inasprire i toni. Così come non ci riguarda la lotta interna al PD”, commenta.

Non viene gettata alle ortiche neanche l’idea di un nuovo polo centrista capace di riunire tutti i moderati. “Questo movimento difende si le entità territoriali ma l’intento è quello di depositare tutto ciò all’interno di una idea politica di centro che vada a raccogliere tanti amici, da Casini ad Alfano a Cesa. Insomma, coloro che hanno un’idea sostanziale di centro”.

Clemente Mastella non lascia nulla al caso, e di certo non dimentica l’imminente ormai scadenza del 10 gennaio, giorno in cui sono state fissate le elezioni provinciali – le liste probabilmente dovranno essere presentate tra il 18 ed il 20 dicembre – “Noi Sanniti – dice – sarà presente con una propria lista, speriamo di far bella figura. Rispetto ad un consigliere della volta scorsa credo che triplicheremo almeno i consensi”.

A parlare anche Mario Pepe che tiene lontana l’immagine di una “operazione nostalgia”. L’idea, “è quella di individuare i progetti di sviluppo delle comunità a partire dalla città di Benevento, cercando di alimentare la presenza di candidati giovani. Io non ho ambizioni politiche, è cosa conclamata. Si tratta di individuare un percorso che abbia una ricchezza ideale, una grande passione, e capace di imprimere un cambiamento profondo alla città e alla provincia”.

Innegabile però che anche Pepe esponente in passato di quello che fu il PPI e la Margherita guardi alla costituzione di un polo centrista. “Il centro mi appartiene – aggiunge – non posso guardare altrove, ma sono aperto alle sensibilità democratiche. Se ci sono nelle sensibilità democratiche dei cambiamenti profondi che pure vengono enunciati perché non tentare una riconciliazione delle forze del centro e del centro- sinistra?”.

Certo è che il nuovo soggetto politico dovrà subito approcciarsi ad appuntamenti cruciali come appunto il Referendum e le prossime elezioni provinciali, appuntamenti che probabilmente hanno dato lo spunto alla nascita di questa nuova entità si definisce “meridionalista e federale”. Guai però a parlare di “Leghe federali del Sud”. “Io le chiamo – conclude Pepe – una istanza di associazione e di elaborazione politica delle realtà interne della Campania che ha due riferimenti: una economico – finanziaria per riporre il Sannio al centro, una politica per rilanciare la questione politica del Sannio elaborando una aggregazione che domani può anche diventare entità partitica”.

Michele Palmieri



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