Med-7: il Paesi del Sud chiedono riforme e piu' solidarieta' all'UE

Il 2018 deve essere l'anno delle riforme in Europa puntando a una vera unione economica, monetaria e bancaria, una priorità per i leader dei sette Paesi dell'Europa del Sud, riunitisi a Roma, a Villa Madama.

Il premier italiano Paolo Gentiloni: "Abbiamo bisogno di un'Unione Europea che sia più coesa, in cui le differenze fra Nord e Sud e fra Est e Ovest si riducano e il momento per farlo è questo." Sulla questione dell'accoglienza dei rifugiati, altro tema di fondo che tocca in primo luogo gli stati del Sud, il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto più solidarietà nel controllo dei confini.  "Inevitabile tendere verso una gestione comune dell'asilo - ha detto Macron - ma intanto occorre armonizzare le regole europee, correggere rapidamente le incoerenze del regolamento detto di Dublino, consentendo di proteggere meglio le frontiere e di occuparsi più efficacemente dei flussi di arrivo". 

Insomma Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Malta, Grecia, Cipro puntano a un mix fra sicurezza e solidarietà che però manca ancora di cuore, secondo l'esperto di migrazioni Nadan Petrovic : "Il sistema comune europeo in teoria noi ce l'abbiamo già. L'Europa ha legiferato molto in materia di asilo attraverso diverse direttive e regolamenti. Andrebbe un po' riempito di contenuti o d'altra parte possiamo anche dire di anima, perché di fatto tutto il sistema si basa sulla responsabilità e solidarietà, per il momento abbiamo parecchia responsabilità e poca solidarietà a livello europeo".

I paesi del Med-7 intendono far valere il loro peso specifico, puntando anche a organizzare consultazioni popolari in tutta Europa per suscitare un dibattito democratico su quello che dovrà essere il futuro dell'Unione secondo i cittadini.


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