Mensa. Altrabenevento diffida il Comune per l'Appalto. All'attacco anche il M5S

18:32:23 2314 stampa questo articolo
Mensa scolasticaMensa scolastica

Non si placano le polemiche sulla questione mensa. Nessun nuovo corso all'orizzonte per Altrabenevento che ha reso noto di aver diffidato formalmente il Comune di Benevento di annullare la gara di appalto appena bandita.

L’avvocato Alessandra Sandrucci, per conto dell’associazione Altrabenevento, ha inviato questa mattina, tramite Pec, al Comune di Benevento un formale atto di diffida per chiedere al dirigente del settore Servizi al Cittadino, architetto Vincenzo Castracane, e alla segretaria generale dell’Ente, dottoressa Maria Carmina Cotugno, di annullare la gara di appalto per la mensa scolastica.

Altrabenevento ritiene "palesemente illegittima" la gara, sottolineando come il nuovo codice degli appalti, art.45 comma 3, preveda espressamente che per i servizi di ristorazione scolastica il criterio di aggiudicazione sia quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Secondo il quale va valutata, innanzitutto, la qualità della proposta presentata dalle diverse ditte concorrenti, tenendo conto anche delle caratteristiche e dell’esperienza del proponente, quindi il prezzo è solo uno degli elementi di valutazione. 

L'associazione imputa invece all’amministrazione comunale di Benevento di aver deciso di procedere con il criterio del “massimo ribasso” e cioè senza alcuna valutazione della qualità del servizio offerto dalla ditta aggiudicataria, su parere dell’avvocato Abbamonte.  "Nonostante le perplessità dell’assessore Amina Ingaldi" - riporta in una sua nota Altrabenevento - "il professore Abbamonte insiste, senza tener conto neppure che l’Autorità Nazionale Anticorruzione, nelle linee guida per l’applicazione del codice degli appalti, ha tassativamente previsto per le mense scolastiche il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa".

L’avvocato Sandra Sandrucci nella diffida odierna richiama i principi cui dovrebbe essere impronatata la gara, e cita quanto dispone il Codice degli Appalti per i "Servizi di Ristorazione": "I servizi di ristorazione indicati nell'allegato IX sono aggiudicati secondo quanto disposto dall'art.95 comma 3"(offerta economicamente più vantaggiosa) ed inoltre stabilisce i criteri in base ai quali devono essere valutate le offerte con riferimento specifico ai fattori di qualità dei generi alimentari, al rispetto delle disposizioni ambientali in materia di green economy e al rispetto dei criteri ambientali minimi pertinenti". 

Altrabenevento insiste quindi nel chiedere che l’amministrazione comunale proceda celermente a convocare i comitati dei genitori e i sindacati dei lavoratori delle mense per concordare un nuovo Capitolato di appalto e una nuova procedura di gara, per dare certezza e qualità al servizio id ristorazione scolastica.

Sul punto della Mensa interviene anche il Movimento 5 Stelle di Benevento che richiama sul punto una recentissima decisione del Tribunale di Torino (5 settembre 2016). Il tribunale ha respinto il reclamo del Ministero dell’Istruzione contro la decisione di un giudice che, di fatto, aveva riconosciuto alle famiglie il diritto di mandare i bambini a scuola portandosi il pasto da casa. La Corte d’Appello, infatti, aveva sentenziato a giugno scorso, l’obbligo di poter consumare il panino solo per i figli di 58 genitori che avevano presentato ricorso.

Adesso, invece, con la sentenza dello stesso Tribunale, passa il principio che "il diritto vale per tutti" e quindi le scuole dovranno organizzarsi. Detta sentenza dice chiaramente che trattandosi di momento formativo, i bambini non posso essere isolati dai compagni. L’assistenza deve essere gratuita e fornita dal corpo docente, la pulizia locali deve essere svolta da parte del personale Ata durante il tempo mensa che è tempo scuola.

Partendo da tali considerazioni il Movimento 5 Stelle di Benevento portano l'affondo contro la nuova maggioranza:  "Durante la campagna elettorale gli allora candidati, ora tra gli scranni della maggioranza consiliare o in Giunta, conoscevano benissimo le criticità del Comune di Benevnto e le urgenze da affrontare: quelle relative alla manutenzione degli immobili e la spinosa questione mensa".

"Ribadiamo - dichiarano Aniga Iele e Antonello Rapuano del Meetup Grilli Sanniti - " che nessuno si illude di risolvere problemi complessi in poco tempo, come ha detto Amina Ingaldi, con gravi responsabilità della vecchia amministrazione. Ma troviamo francamente assurdo che le criticità ricadano sulle famiglie, chiedendo di pagare anticipatamente tre mesi di un servizio di cui ancora non si sa nulla. Chiedono di sedere a tavola pagando anticipatamente senza sapere cosa si consumerà: più che una cena in bianco, dunque, un pasto al buio. Per tutti questi motivi appare improcrastinabile una riunione in cui siano coinvolte tutte le parti interessate per dare applicazione al diritto sancito dal tribunale torinese e per coinvolgere attivamente i rappresentanti dei genitori nella soluzione ottimale, per quanto transitoria, del problema".



Articolo di Partiti e associazioni / Commenti