Mensa Scolastica, ecco le proposte di Altrabenevento

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Gabriele Corona e Vincenzo Fioretti dell'associazione Altrabenevento sono stati ricevuti oggi  alle 13.00 dalla Commissione Consiliare ai Servizi sociali per discutere del nuovo Capitolato speciale di Appalto per il servizio di mensa scolastica del Comune di Benevento.

Un incontro presso la Commissione Consiliare ai Servici Sociali per discutere del nuovo Capitolato speciale di Appalto per il servizio di mensa scolastica del Comune di Benevento, “che stanotte è stato pubblicato sul sito dell'associazione in segno di protesta per la mancata diffusione da parte del Dirigente del Settore servizi Sociali, Giuseppe Moschella”. Corona e Fioretti sono stati ricevuti intorno alle 13.00 ed hanno esposto alcune proposte.

In sintesi, “il Comune si deve dotare di un proprio centro di cottura (quello già esistente a Capodimonte da ristrutturare, oppure quello utilizzato dalle Orsoline da ampliare, o un altro da realizzare velocemente). Solo così la gara di appalto può essere effettivamente aperta a tutte le ditte interessate e non solo a quella che ha l'unico centro di cottura a Benevento. Bisogna evitare da subito l'uso delle vaschette. I pasti vanno portati nelle scuole con appositi contenitori termici e scodellati direttamente in appositi contenitori forniti ai bambini. Per la gara non vale il principio del massimo ribasso. Il Comune deve stabilire il prezzo vero effettivo del pasto di qualità. Si aggiudica la gara la ditta che offre maggiori garanzie per esperienza e organizzazione e che offre maggiori percentuali di prodotti biologici o provenienti da produttori locali. Bisogna prevedere 1.700 pasti come lo scorso anno e non i 1.000 come indicato da Moschella nel Capitolato, anche al fine da tutelare il posto di lavoro dei dipendenti finora utilizzati”.

Ed inoltre, “dopo il disastro del servizio mensa sospeso a marzo scorso, il Comune deve ridurre a metà la retta a carico delle famiglie. L'anno scorso i pasti si sono ridotti a seguito delle sacrosante proteste e il Comune ha speso la metà del fondo a disposizione. Quei soldi possono servire per il prossimo anno per "risarcire" i bambini per il disservizio subito. Per recuperare credibilità il Comune deve fare in modo che tutte le procedure per l'organizzazione di tale servizio mensa siano trasparenti e partecipate e curate da un altro dirigente diverso da Moschella già duramente contestato per il servizio concluso tra le polemiche lo scorso marzo”. 



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