Mensa scolastica, maxi interrogazione del PD a Mastella e Ingaldi

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De Pierro e Del VecchioDe Pierro e Del Vecchio

L’interrogazione proposta dal PD è composta da 50 domande e tende a “chiarire decine e decine di punti oscuri”.

“Premesso che lo scorso 20 dicembre 2016 alcuni esponenti della Polizia Municipale hanno svolto controlli presso il plesso scolastico Sant’Angelo a Sasso sulla fornitura di pasti ai bambini che non aderiscono al servizio mensa; che inoltre lo scorso 30 gennaio la consigliera delegata ai controlli sulla mensa scolastica Pina Pedà ha formalizzato l’abbandono del gruppo consiliare ‘Noi Sanniti’ e la conseguente fuoruscita dalla maggioranza consiliare a causa del mancato sostegno alla sua azione proprio sui controlli relativi al servizio; e ancora che lo scorso 31 gennaio si è risolto per sopravvenuta scadenza il contratto che prevedeva l’affidamento del servizio mensa scolastica del Comune di Benevento alla Quadrelle 2001 Società Cooperativa Sociale”.

Comincia così l’interrogazione che il Partito Democratico hanno indirizzato al sindaco Clemente Mastella e all’assessore Amina Ingaldi sul tema della mensa scolastica. Interrogazione composta da cinquanta domande. La maxi interrogazione è stata depositata ieri dai consiglieri comunali del Pd Francesco De Pierro, Raffaele Del Vecchio, Floriana Fioretti e Marialetizia Varrichio, invocando chiarezza una volta per tutte sul servizio di somministrazione pasti ai bambini delle scuole, il cui appalto è scaduto lo scorso 31 gennaio.

“Considerato che – prosegue il gruppo consiliare dei democrat – tutta la città continua a non spiegarsi come mai l’amministrazione comunale sia così reticente a fornire il numero dei bambini che effettivamente fruiscono del servizio mensa; nello scorso mese di novembre 2016 il Tar ha respinto il ricorso della ‘Quadrelle 2001 Società Cooperativa Sociale’ contro l’annullamento della gara per il servizio quinquennale, prima bandita e poi annullata dalla precedente amministrazione per mancanza dei requisiti da parte delle ditte partecipanti, e dunque la stessa Quadrelle non potrà operare oltre il termine di scadenza fissato dall’ultimo bando e che occorre predisporre in tempi brevi un nuovo bando per l’assegnazione del servizio mensa”.

De Pierro, Del Vecchio, Fioretti e Varricchio chiedono di sapere: “che esito hanno dato i sopralluoghi effettuati dalla Polizia Municipale presso il plesso scolastico Sant’Angelo a Sasso; che tipo di verifiche e di rilevazioni sono state fatte dai vigili urbani presso le scuole cittadine e attraverso quali strumenti e competenze; quali violazioni sono state rilevate in quella sede; qual è attualmente la posizione del Comune nei confronti dell’azienda che gestisce il servizio mensa, ovvero se l’ente è soddisfatto o meno dell’operato della Quadrelle; quali lamentele dei rappresentanti dei genitori sono state raccolte durante l’ultima riunione della Commissione Mensa quante volte si è riunita ad oggi la Commissione Mensa; quali sono le risultanze di queste riunioni e cosa ha deciso la Commissione in termini di disciplina dei controlli; se sono stati redatti dei verbali della Commissione Mensa e se questi possono essere consultati; quanti bambini ad oggi fruiscono effettivamente del servizio mensa; se è vero che la percentuale di bambini che usufruiscono del servizio mensa ad oggi è di parecchio inferiore al 50 per cento; come mai la consigliera addetta ai controlli Pina Pedà non è stata sostenuta dall’amministrazione comunale, così come da lei stessa dichiarato, nella sua azione di delegata ai controlli; a cosa si riferisce la consigliera Pedà quando sostiene di aver operato in regime di grande difficoltà; se è vero che la consigliera addetta ai controlli Pina Pedà aveva lasciato l’incarico a metà novembre per contrasti con l’assessore Ingaldi e se il sindaco Mastella ne aveva respinto le dimissioni; se alla luce dell’uscita della Pedà dalla maggioranza, la responsabilità dei controlli resta ancora in capo a lei; quanti controlli sono stati effettuati prima, e quanti dopo le sue dimissioni dal gruppo ‘Noi Sanniti’; chi è incaricato di valutare la tempistica di consegna dei pasti; quanti controlli di routine ha effettuato finora l’Asl sulla mensa e quante relazioni sono state inviate al Comune; quali controlli sono stati fatti sulla regolarità contributiva dei dipendenti della ditta che gestisce il servizio e cosa è emerso; quali controlli sono stati fatti sulla regolarità del capitolato d’appalto e cosa è venuto fuori; quali controlli sono stati fatti sulle condizioni igienico-sanitarie in cui gli alimenti vengono preparati e serviti e cosa è emerso; quali controlli sono stati fatti sullo stato di conservazione degli alimenti; quali controlli sono stati effettuati sulla provenienza dei prodotti, il loro confezionamento, la loro scadenza; quali controlli sono stati effettuati sui tempi di cottura dei pasti; se i moduli di valutazione sono stati consegnati agli insegnanti; e se i moduli sono stati consegnati, quando è avvenuto; sei moduli sono stati consegnati contestualmente in tutte le scuole o in tempi diversi; quali controlli sono stati effettuati sulla effettiva corrispondenza delle porzioni alla grammatura indicata sull’etichetta; quelli atti pubblici sono stati prodotti in qualità di relazioni che attestino formalmente la regolarità del servizio; da quali atti pubblici si evince che tutte le condizioni previste dal contratto e dalla legge siano state rispettate; a quali ammanchi di cassa si riferiva il sindaco Mastella ospite nella trasmissione ‘Mattino 5’; quanti sarebbero i genitori che, come dichiarato dal sindaco Mastella, non pagano la retta, e come è possibile che usufruiscano ugualmente della mensa se l’iscrizione al servizio prevede il pagamento anticipato di 20 pasti; se esistono delle morosità relativamente al pagamento del servizio e cosa intende fare il Comune per fronteggiarle; se sono stati fatti sopralluoghi presso i depositi della ditta Quadrelle; e se sì, da chi sono stati effettuati per conto del Comune; se risulta che ci sarebbero state in passato (in particolare ai primi di ottobre, in concomitanza con l’avvio del servizio) o ci siano tuttora pressioni da parte di alcuni dirigenti scolastici e insegnanti sui bambini e sui genitori per indurli ad aderire al servizio mensa; come si pone il Comune di fronte alla consegna di pasti da parte di ditte esterne incaricate dai genitori; se la consegna di pasti da parte di ditte esterne avviene con l’assenso del dirigente scolastico; se ad oggi le schede alimentari i vengono regolarmente utilizzate ed aggiornate; se ad oggi la Carta dei Servizi è stata regolarmente redatta e pubblicata; se ad oggi, al netto della tanto decantata sentenza del Tar di Torino, esiste un regolamento che disciplini l’uso del panino; quando si farà il centro di cottura a Capodimonte così come annunciato dal sindaco Mastella in campagna elettorale; come mai il centro di cottura di Capodimonte, cavallo di battaglia di Mastella in campagna elettorale, non è stato inserito nel programma di riqualificazione urbana finanziato dal governo con 18 milioni di euro; se, visto che è scaduto il bando di gara lo scorso 31 gennaio, è in atto un regime di prorogatio per la ditta Quadrelle; se è in atto un regime di prorogatio, quanto si ha intenzione di farlo durare eper quando è fissata la predisposizione di un nuovo bando; chi è stato incaricato della predisposizione del nuovo bando (possibilmente nomi e cognomi di dirigenti, funzionari, tecnici, dipendenti che se ne stanno occupando o se ne occuperanno); per quanti anni si ha intenzione di assegnare il servizio nel prossimo bando; se nel prossimo bando in qualche modo si intende modificare il capitolato; se la gara che assegnerà nuovamente il servizio di mensa scolastica sarà incentrata ancora una volta sul massimo ribasso; come mai il sindaco Mastella si rifiuta di avere un confronto con i sindacati e i lavoratori presso la mensa; in che modo influirà la recente dichiarazione di dissesto sul servizio mensa".



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