Messa in sicurezza strade provinciali, Di Marzo: "Provincia impieghi forestali"

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Ex Strada Statale. Ex Strada Statale.

La proposta di Gabriele Di Marzo, un progetto che coinvolga gli operai forestali per ripulire le strade ed i margini. In inverno, invece, occhio alla regimentazione delle acque e al dissesto idrogeologico. 

“Il progetto pilota partito ormai diversi mesi fa e realizzato con accordo di partenariato tra Regione Campania, Provincia di Salerno, Uncem e Comunità Montane del territorio, che ha visto l’impiego di oltre 2500 forestali per la pulizia e messa in sicurezza di 1800 km di strade provinciali del territorio salernitano, sembra aver dato buoni risultati”. Si apre così la nota stampa di Gabriele Di Marzo coordinatore provinciale vicario di Forza Italia Giovani.

‘’Con la nuova legge regionale sulla forestazione – spiega l’esponente azzurro – c’è la forte possibilità che anche il Sannio possa organizzarsi in tal senso. Ad oggi la Regione Campania conta circa 4.000 forestali, partire con un progetto che coinvolga le ormai dimenticate strade provinciali del nostro territorio sarebbe senza dubbio positivo. Nel periodo estivo, così come già fatto a Salerno, gli operai idraulici-forestali provvederebbero a ripulire strade da residui di erbacce, badando altresì alla pulizia dei margini stradali. Proprio in tal senso, l’estate scorsa avevamo presentato un’interrogazione in Provincia con documentazione fotografica relativa alla ex SS 87. Su tale tratto stradale infatti, oltre alle ormai note vicende che riguardano l’aspetto morfologico e strutturale sulle quali abbiamo ampiamente discusso in passato, era sorto un problema non certamente secondario relativo poca visibilità, causata dalla presenza di erbacce e siepi di altezza considerevole, tenendo presente altresì che l’andamento poco regolare del tratto in questione, ha causato, per lungo tempo, ulteriore pericolo”.

Per Di Marzo, “L’esempio della ex SS87 vuole essere campione, ma, sfortunatamente, non è il solo. Nel periodo invernale gli operai forestali si occuperebbero invece della regimentazione delle acque. Tale aspetto andrebbe altresì a ridurre anche il rischio idrogeologico, evitando post interventi che spesso lasciano a desiderare sulla tempistica e reale copertura economica. La formula della prevenzione anziché quella della cura dovrebbe essere sempre privilegiata. L'utilizzo dei forestali sarebbe senza costi aggiuntivi per l’ente Provincia. Ovviamente, non andrebbero esclusi i Comuni, e ve ne sono nella nostra Provincia, che non fanno parte di Comunità Montane, in modo da non creare uno squilibrio territoriale che andrebbe ad avvantaggiare alcuni territori a discapito di altri. Tutto ciò però, senza dubbio di fondamentale importanza, andrebbe affiancato da una seria programmazione economica in merito alla riqualificazione morfologica ma soprattutto strutturale delle arterie provinciali. Il monito lanciato qualche settimana fa dal presidente nazionale dell’Unione delle Province Italiane, il sindaco di Vicenza Achille Variati, deve far riflettere. Le strade provinciali sono quelle vie collegamento che ci portano fino al paesino di montagna, non vanno sottovalutate o peggio trascurate. È comprensibile però che sistemarle, senza la chiara intenzione di mettere sul tavolo risorse economiche, risulta essere piuttosto complicato”. 



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