Mezzogiorno Nazionale, Viespoli: "L'Isfol e' una risorsa" e sul referendum "Votero' no"

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Pasquale ViespoliPasquale Viespoli

Isfol, idea di città, referendum. Questi i temi affrontati stamani da Pasquale Viespoli all'interno di una conferenza stampa svoltasi nella sede dell'associazione Mezzogiorno Nazionale. 

Si è svolto stamani l’incontro con Pasquale Viespoli presidente di Mezzogiorno Nazionale. Il faccia a faccia con la stampa è servito all’ex senatore per fare il punto su diversi argomenti, in primis la questione Isfol, seguito dall’ormai ‘tema caldo’ del referendum costituzionale.

Il primo argomento discusso ha riguardato dunque, proprio la chiusura della sede sannita dell’ Istituto per Lo Sviluppo Formazione Professionale Lavoratori. Per Viespoli, “C’è voluto il rischio chiusura per accorgerci che in città era presente la sede Isfol. È una potenzialità che va preservata al suo interno ci cono professionalità e competenze che possono rendere un servizio al territorio ma anche al meridione. Tutta la vicenda però non può essere ridotta al solo tema della vertenza lavorativa. Anzi – aggiunge – l’Isfol è paradigma di una capacità di governo che abbia un’idea di città e di sviluppo”. E qui l’ex senatore plaude al sottosegretario De Caro e condivide la linea da lui segnata sulla vicenda.

Insomma Viespoli tiene a ribadire che l’Isfol si insediò a Benevento non per un “gioco elettorale” – infatti agli inizi del nuovo millennio, ed all’epoca l’ex primo cittadino era sottosegretario del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con a capo Roberto Maroni – ma perché “faceva parte di un progetto di sviluppo della città” e la via da seguire è proprio questa con l’ex senatore che rilancia anche sulla possibilità di un nuovo investimento su Villa dei Papi. No alla rassegnazione dunque, anche perché “sarebbe immotivato chiudere l’Isfol – continua – sarebbe una scelta antimeridionalista e non dettata dalla spending review, anche perché l’Isfol non costa ed è una risorsa. Il comodato non è gratuito e nemmeno oneroso, i dipendenti hanno un contratto fino al 2020, grazie ai fondi europei”.

Spazio poi al tema referendum costituzionale dove Viespoli ha ribadito il suo posizionamento a favore del no, anche perché, “l’esito del referendum – dice – qualunque sarà il risultato determinerà una divisione, sarà espressione di una rottura in senso al paese, in contraddizione e dunque in contraddizione con la modifica di una Costituzione che per definizione dovrebbe essere comune”. Viespoli entra poi nel merito della riforma, “è continuità con quella del 2001 che fu una riforma divisiva, il bicameralsimo non è la madre di tutti i ritardi ed i problemi del paese”.

Pronti invece una serie di incontri a partire dal prossimo 24 novembre data in cui si ricorda l’anniversario della prima elezione del consiglio comunale di Benevento. “70 anni in Comune, riflessioni sulla città”, questo il titolo dell’evento a cui prenderanno parte gli ex primi cittadini Antonio Pietrantonio, Sandro D’Alessandro, Fausto Pepe e Clemente Mastella, gli ex presidenti del consiglio comunale: Bruno Camilleri e Sandro Gonzales e poi ancora Anita Biondi e Umberto Del Basso De Caro. Un ulteriore appuntamento invece è stato fissato per febbraio per i 70 anni dalla fondazione del Movimento Sociale Italiano che ripercorrerà la storia della “destra” a Benevento. Sul tema della riforma invece un momento di riflessione è previsto il 28 novembre con un convegno sul tema "Sud e Costituzione. La disunità nazionale", mentre il 24 dicembre si dovrebbe tenere un incontro su demografia beneventana e democrazia.



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