Migranti, i ragazzi di Cassano dopo il sequestro della garante: "Dateci una vita normale"

"Noi non siamo arrivati qui per combattere: scappiamo dalla guerra e non sarebbe giusto". Hanno voglia di dire la loro i 30 ragazzi migranti (minori non accompagnati) ospiti della masseria di Cassano delle Murge, in provincia di Bari, che hanno bloccato la garante nazionale per l'infanzia in segno di protesta.

"Non volevamo fare male a nessuno - si difendono - era solo il nostro modo di farci ascoltare, di spiegare le ragioni e denunciare che nessuno si prende cura di noi, come sarebbe giusto". Intollerabile stare quattro mesi solo "a mangiare e dormire - ripetono i ragazzi - senza potere andare a scuola, come le persone normali". In una struttura bella, ma "lontana chilometri dal paese". Il progetto di prima accoglienza che li ha portati a Cassano, sarebbe dovuto durare 60 giorni. E invece i giovani migranti, fra 15 e 17 anni, si trovano nella masseria dallo scorso ottobre. "Vogliamo soltanto essere trasferiti per cominciare a costruirci una vita normale", il loro appello.

Servizio di Silvia Dipinto


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