Migranti Vitulano, la responsabile del centro: "Vincitori di un bando, boicottati dall'Amministrazione"

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Accoglienza migranti (foto di archivio)Accoglienza migranti (foto di archivio)

Dopo le polemiche della scorsa settimana per la protesta “estrema” messa in piedi dal sindaco di Vitulano, parla Carmen De Lucia, responsabile della struttura di accoglienza.

“Allo stato attuale non posso che constatare ancora una ripercussione in negativo all’immagine della nostra Cooperativa. La stessa che, nel corso degli anni, ha acquisito notevole prestigio nel campo dei servizi al sociale e ha reso, sempre, prestazioni ai massimi livelli qualitativi presso altri luoghi della Regione Campania, senza mai essere stati esposti a problemi di questo tipo e di questa entità”.

A scriverlo è Carmen De Lucia, la responsabile del centro immigrati della cooperativa Etoile di via Carpineto - Castello a Vitulano. Come si ricorderà, nei giorni scorsi, la struttura era stata scelta per accogliere alcuni dei migranti provenienti da Madonna della Salute – il centro era stato chiuso su richiesta della Procura – e dopo alcuni “problemi” era scattata la protesta “forte” del sindaco Scarinzi che aveva chiuso la strada d’accesso con un’ordinanza prima ed un cumulo di terra poi.

Migranti. Vitulano, la strada bloccata dal Comune

“In particolare" – dichiara la De Lucia – "mi riferisco all’esperienza/disavventura del centro di accoglienza di Vitulano. Da quando abbiamo attivato il centro di accoglienza (si badi: in quanto vincitori di un regolare bando indetto dalla Prefettura) siamo stati esposti a notevoli disagi ed ostacoli. Il caso più emblematico è quello perpetrato dall’attuale amministrazione comunale, la quale pochi giorni or sono dispose di bloccare l’accesso, al centro di accoglienza, frapponendo un enorme cumulo di terra all’ingresso della strada privata che ne garantisce l’accesso. Impedendo l’accesso ma al contempo anche la possibilità di uscire dal centro di accoglienza ai soggetti ivi presenti per oltre 4 – 5 ore. Come si definisce giuridicamente un atto del genere?".

Dopo la domanda rivolta al primo cittadino la responsabile del centro di accoglienza aggiunge. “I bisogni della cittadinanza, a mio modesto parere, sono tutt’altri: provo a suggerire di ripristinare la viabilità e la pulizia della strada di cui ne fu bloccato l’accesso, essendo parecchio sporca di detriti e spine,per la parte di pertinenza comunale. Tutt'ora, tra l’altro, il tratto della strada privata è ancora sporca dei cumuli di terra e detriti scaricati a seguito della decisione di bloccare la strada. La cittadinanza che rappresenta, esposta anche al clamore mediatico, non ha fatto una ‘bella figura’ essendo stato fatto passare l’errato messaggio di ‘intolleranza’ nei confronti dei migranti, a dispetto dei moltissimi cittadini di Vitulano certamente favorevoli all’integrazione e all’accoglienza”.

Poi la De Lucia rivolgendosi ancora al primo cittadino rivolge a Scarinzi alcune domande anche sullo Sprar presente nel centro vitulanese e aggiunge: “nel suo programma elettorale prometteva: «di elevare la dignità a favore delle persone e favorire la crescita delle famiglie alle soglie del terzo millennio migliorando i rapporti interpersonali e lo spirito di solidarietà» In che modo Sindaco? con cumuli di terra? Quale solidarietà? Che brutto esempio è stato dato, al paese e soprattutto ai giovani”.

Ed ancora la De Lucia torna a parlare del centro di accoglienza. “E’ dal Maggio 2016 che il nostro centro di accoglienza risulta continuamente esposto alla scure di una burocrazia incessante, bizantina e capziosa. Voglio riferire allo Scarinzi che la Prefettura prima dell'affidamento, come da prassi, ci ha sottoposto all'antimafia e che il nostro bellissimo stabile, è dotato di tutti i requisiti necessari per accogliere oltre 30 persone. Ma la cosa più grave e che mi fa più male è che i 3 ospiti, che abbiamo alloggiati nel centro, hanno paura di uscire perché hanno intuito e in cuor loro sanno che in questo paese c'è qualcuno che non li vuole. Sono poveri ragazzi di 20,21 e 24 anni lontani da casa loro,sfuggiti dalla guerra e alla morte certa”.

Prima di concludere ecco che la responsabile del centro accenna anche alle difficoltà che la struttura sta vivendo. “Chi dovrei licenziare per far fronte alle tante difficoltà economiche e per i danni che stiamo subendo? Chi devo licenziare dei 5 operatori che lavorano in quel centro? Un Ragazzo Disabile? Un giovane padre di famiglia con un bimbo piccolo e un altro in arrivo? Una donna vedova con tre figli piccoli? Chi devo Licenziare?”.

Poi ecco che Carmen De Lucia lancia l’ultimo attacco al primo cittadino Scarinzi: “Si dimetta da Sindaco per il bene della cittadinanza e dell’integrazione”.



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