Misura preventiva nei confronti di un 69enne. Sequestrati immobili per 700mila euro

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Gli agenti hanno sequestrato in via preventiva una villa ed un appartamento il cui valore si aggira intorno ai 700mila euro.

Stamani il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Benevento ha eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Benevento, sezione Misure di Prevenzione a carico di un 69enne residente a San Giorgio del Sannio. Nella fattispecie, il provvedimento cautelare ha riguardato due immobili ubicati nel comune sannita tra cui la villa dove l'uomo risiede con il suo nucleo familiare ed un altro appartamento. Da una prima stima, si è calcolato che il valore degli immobili possa aggirarsi intorno ai 700 mila euro.

"L’attività istruttoria svolta dalla Polizia di Stato ha evidenziato all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria - ha spiegato in conferenza stampa presso gli uffici di Via De Caro il dirigente Lucio Vasaturo -  il profilo criminale dell'uomo, cristallizzato in atti quale personaggio di rilievo nell’ambito del contesto criminale beneventano"

Tutto insomma è partito da alcunce indagini a carico del 69enne, risultato "gravemente indiziato dei reati di usura e tentata estorsione ai danni di un imprenditore locale". Secondo la Polizia, "la vittima era costretta a pagare gli interessi usurai sulla somma capitale attraverso il pagamento di cambiali mensili intestate alla moglie dell’uomo ed utilizzate dalla stessa per il pagamento del prezzo di acquisto di un immobile ubicato nel comune di San Giorgio del Sannio. Successivamente la stessa donna ha provveduto ad intestare fittiziamente l’appartamento ad altre due donne, che hanno svolto il ruolo di prestanome".

In merito al secondo immobile oggetto di sequestro, ossia la villa, gli accertamenti "hanno evidenziato la ininterrotta e piena disponibilità del bene sin dal 1991, nonostante la titolarità della proprietà sia cambiata nel corso degli anni e mai in capo all’uomo, fino al 2015 quando ne è diventato anche intestatario". Secondo gli inquirenti, "dagli accertamenti è inoltre emerso che, a fronte di tali possidenze, la capacità reddituale lecita degli appartenenti alla famiglia è inconsistente e del tutto incompatibile con l’acquisto dei fabbricati rientranti nella sua disponibilità".

"Il Tribunale dunque - ha spiegato ancora Vasaturo - ha valutato positivamente le conclusioni formulate dalla Polizia di Stato e nelle more della futura udienza camerale, propedeutica alla eventuale adozione del provvedimento di confisca, il Tribunale ha ritenuto di deliberare in via cautelare imponendo il vincolo del sequestro sui beni individuati".



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