Mons. Accrocca a Roma per la benedizione del pallio. L'imposizione a Benevento

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L'arrivo mons. Accrocca foto: profilo fb Caritas BeneventoL'arrivo mons. Accrocca foto: profilo fb Caritas Benevento

Domani 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, mons. Felice Accrocca, sarà a Roma per partecipare al rito della benedizione dei palli.

Il pallio è un paramento liturgico che simboleggia la pecora che il buon pastore porta sulle sue spalle e spetta solo ai vescovi metropoliti. Domani a Roma nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, Papa Francesco, nella Basilica di San Pietro benedirà i palli a concelebrare anche l’arcivescovo di Benevento mons. Felice Accrocca

La striscia di lana bianca, simboleggiante la pecora sulle spalle di Gesù Buon Pastore, sarà consegnata e non più “imposta” dal Santo Padre, come da tradizione il 29 giugno, nella festa dei santi Pietro e Paolo. L'imposizione del pallio ai nuovi arcivescovi avverrà nella loro diocesi di origine per mano dei nunzi apostolici locali. Dallo scorso anno il Santo Padre ha deciso di apportare una piccola variazione al tradizionale rito di imposizione del pallio agli arcivescovi metropoliti nominati nel corso dell’anno. La modifica è la seguente: il pallio, generalmente, veniva imposto in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo dal Santo Padre ai nuovi metropoliti. In occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, gli arcivescovi, come consuetudine, saranno presenti a Roma, concelebreranno con il Santo Padre, parteciperanno al rito di benedizione dei palli, ma non avranno l’imposizione: semplicemente, riceveranno in forma più semplice e privata dal Santo Padre il pallio a loro destinato.

L’imposizione, poi, si effettuerà nelle loro diocesi di appartenenza, e dunque in un secondo momento, alla presenza della Chiesa locale e in particolare dei vescovi delle diocesi suffraganee accompagnati dai loro fedeli. Il significato di questo cambiamento è quello di mettere maggiormente in evidenza la relazione degli arcivescovi metropoliti, i nuovi nominati, con la loro Chiesa locale, quindi dare anche la possibilità a più fedeli di essere presenti a questo rito così significativo per loro, e anche particolarmente ai vescovi delle diocesi suffraganee, che in questo modo potranno partecipare al momento della imposizione.



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