Morbillo, in alcune zone dell'Italia e' allarme. L'Asl Benevento rassicura

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In numerose Regioni d’Italia è in corso una vera e preoccupante epidemia di morbillo, con giustificato allarme per le possibili e temibili complicanze della infezione.

Sono 1300 i casi di morbillo dall’inizio dell’anno ed in alcune zone del Paese è scattato l'allarme. L'Asl Benevento è intervenuta sulla vicenda anche fornire alcuni dati e rassicurare la cittadinanza. "Nella nostra provincia - spiegano - non è stato registrato alcun caso, risultato straordinario che si deve alle alte coperture vaccinali presenti nella popolazione infantile. Per interrompere la circolazione del virus del morbillo in una comunità, è necessario superare l’obiettivo di vaccinare almeno il 90 % della popolazione. Con tale incidenza della profilassi anche i non vaccinati risultano protetti indirettamente (immunità di gregge, non c’è chi li contagia!). Il morbillo è tra le malattie infettive a più elevata contagiosità, ogni persona malata può infettarne tantissime".

Dall'Azienda Sanitaria Locale, inoltre, fanno sapere che "l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in considerazione della elevata contagiosità della malattia ha fissato l’obiettivo della eliminazione del morbillo. La vaccinazione viene offerta gratuitamente a tutte le persone che non abbiano avuto la malattia, in tutte le fasce di età. Tutti coloro che accedono ai Centri vaccinali per qualunque motivo, ricevono l’offerta della vaccinazione antimorbillo, in particolare donne in età fertile, lavoratori, categorie a rischio per patologia, operatori sanitari. Il calendario vaccinale dell’infanzia prevede la somministrazione della prima dose di vaccino antimorbillo-rosolia-parotite entro i 24 mesi di vita, a partire dal 13° mese e della seconda dose a 6 anni".

Nell'Asl sannita, "la copertura vaccinale a 24 mesi di vita, per i nati dell’anno 2014, è del 94% ed è grazie all’impegno di tutti gli addetti che questo risultato protegge la nostra comunità . E’ comunque importante continuare a mantenere elevate coperture, perché la protezione della comunità e dei singoli, attraverso la limitazione della circolazione del virus, possa persistere nel tempo. La diffusione della cultura delle vaccinazioni e la promozione delle stesse sono dovute alla convinzione del valore sociale delle vaccinazioni e all’impegno degli operatori dei centri Vaccinali coordinati dal servizio Epidemiologia e Prevenzione. L’azione della ASL è rafforzata dall’alleanza con i Pediatri che ne condividono gli obiettivi".



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