Napoli. Scoperti importanti reperti archeologici detenuti illegalmente. Denunciato il responsabile

I Finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli hanno sequestrato ad Acerra 38 oggetti ceramici di diversa epoca, risalenti tra l’VIII ed il IV secolo a.c. provenienti dalle necropoli di Capua, Suessula e Calatia. Denunciato all’Autorità Giudiziaria un responsabile.

I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno scoperto e sequestrato, all’interno di un’abitazione di Acerra (Napoli), numerosi oggetti di interesse archeologico. In particolare, I militari della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, nell’ambito di attività di indagini in materia di armi ed esplosivo, hanno effettuato una perquisizione domiciliare nei confronti di un soggetto tenuto sotto controllo. Dalla perquisizione è emersa una collezione di oggetti antichi, soprattutto vasi ed anfore, conservati in una vetrina espositiva realizzata appositamente.

L’immediato intervento richiesto al personale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli ha permesso di accertare l'alto interesse archeologico dei 38 reperti vascolari scoperti, di cui molti integri, alcuni ricostruiti ed altri restaurati. Le ceramiche consistono in un insieme di vasi di diversa epoca, risalenti tra l’viii ed il iv secolo a.C., a produzione greca, romana ed etrusca, presumibilmente provenienti dalle necropoli di Capua, Suessula e Calatia.

Il responsabile, un 60enne originario di acerra, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola mentre gli oggetti sono stati posti sotto sequestro.


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