Napoli – Bari. Il 24 settembre incontro con Del Basso De Caro ed i sindaci telesini

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Treno altà capacitàTreno altà capacità

I sindaci dei Comuni di Guardia Sanframondi, Amorosi, Castelvenere, Ponte, San Lorenzo Maggiore, San Lupo e Telese Terme, attraverso Floriano Panza, Giuseppe Di Cerbo, Alessandro Di Santo, Mario Meola, Emmanuele De Libero, Franco Mucci e Pasquale Carofano hanno inoltrato una richiesta al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e in particolare ad Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario di Stato al Ministero, chiedendo di essere ricevuti per discutere dei problemi e delle potenzialità connesse alla realizzazione del raddoppio ferroviario ad alta velocità della linea Napoli - Bari. Tutti i Comuni già hanno ricevuto qualche anno fa la progettazione di massima, trasmessa dalle Ferrovie dello Stato, sulla quale i Consigli Comunali hanno dato il loro parere e si sono espressi con considerazioni e suggerimenti rispetto all’intersecazione del nuovo asse ferroviario con la viabilità locale che subirà ovvie interruzioni dal nuovo asse.
Il problema sembrava non essere molto cogente perché la realizzazione dell’opera era subordinata all’ottenimento dei necessari finanziamenti. Oggi quest’opera è stata finanziata e si dovrà procedere alla redazione di un progetto cantierabile da mettere a gara. E’ evidente che il territorio interessato deve rappresentare con precisione le proprie esigenze al fine di poterne tenere conto.
I sindaci sono interessati a vario titolo dalla delocalizzazione delle stazioni oggi esistenti e dalla necessità di far uscire fuori dai centri abitati le linee ferroviarie ad alta velocità; comunque, tutto il territorio è coinvolto nel raddoppio e nella necessità di decidere il destino del vecchio tracciato. La richiesta inoltrata al Ministero è anche connessa alla necessità di saperne di più sui loro Piani Urbanistici Comunali (P.U.C.) che entro la metà dell’anno prossimo dovranno essere realizzati e che dovranno indicare la destinazione dei territori coinvolti dal progetto di raddoppio.
Nei soli territori dei Comuni richiedenti si produce il 26% del vino regionale, su circa 7mila ettari di vigneto specializzato, e sono presenti oltre 80 cantine produttrici di vini DOC e DOCG. I Comuni, nel richiedere l’incontro, hanno sottolineato l’opportunità di trasformare un relitto, potenziale fonte di problemi, in un’opportunità di sviluppo, considerato che tutto il percorso della vecchia ferrovia può essere trasformato in una possibilità a zero impatto ambientale, tipo pista ciclabile, pista per macchine elettriche, pista podistica, nella quale inserire i necessari caselli abbandonati, utilizzabili per attività di ristorazione.
Il Sottosegretario non ha fatto attendere la propria risposta ed ha convocato i sindaci per il 24 settembre prossimo alle 17 presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di Piazzale Porta Pia, segno di un’attenzione al territorio e della volontà di poter condividere con le Amministrazioni Comunali e con i cittadini la imminente progettazione esecutiva dell’opera che evidentemente dovrà contenere risorse per trasformare un potenziale problema in occasione di promozione del territorio.



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