Natale e spending review a Benevento. La corsa all'ultimo regalo non e' per tutti

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"Si sono mossi tutti in extremis, meglio così, almeno non ci rimettiamo". Ci scherza su un commerciante beneventano quando gli poniamo la solita domanda. "Come vanno gli acquisiti?". Natale 2012, le feste ai tempi della spending review. Difficile spendere, impossibile non farlo. La città assonnata si è svegliata come d'incanto in una domenica pomeriggio umida ed affollata. Il nostro giro prevedeva qualche domanda ai commercianti ed ai cittadini del centro commerciale "Buonvento": missione impossibile visto che alle 16.30 siamo in coda sulla tangenziale a parecchia distanza dal "traguardo". Gli automobilisti si sbracciano, reagiscono a colpi di clacson a chi prova a fare il furbo e guadagnare qualche metro. Ci mettiamo dieci secondi per realizzare che è meglio tirare avanti e recarci altrove. Nell'altro centro commerciale cittadino "I Sanniti", il traffico è in via di congestione, ma le vie di fuga sono diverse e riusciamo a trovare un buco dove poter parcheggiare: via dei Longobardi è affollatissima, la corsa all'ultimo regalo è ufficialmente iniziata: nei pressi di un megastore di giocattoli c'è fila fino a fuori eppure un commesso si lascia scappare un "oggi si lavora ma fino a ieri era un mortorio". La gente spulcia tra i comparti, si cerca di accontentare le richieste dei più piccoli ma non tutti ci riescono: "Mio figlio - ha spiegato Daniele, giovane papà di 36anni - mi ha chiesto l'impossibile. La maggior parte arriverà, magari lascio fuori dalla lista i due tre giochini più costosi". Sorride Antonella, mamma 44enne di tre bambini: "Ho acquistato tutto on-line, senza stress. Conviene molto di più, eppure qualcosa l'ho dimenticata perchè non tutto arriva in tempo". Il mercato dei giocattoli soffre, segnale tangibile della crisi. All'interno del centro commerciale le scale mobili sono affollate di gente intenta a piazzare le ultime spese: "Ho comprato vestiti e maglie a mia figlia - ci spiega Dario - senza mai sforare i venti euro a capo". Qualcuno considera l'acquisto di un tablet o di una chiavetta Internet: dopo aver conosciuto i prezzi, lascia perdere. Lungo il Corso Garibaldi la folla passeggia e va a caccia di "pensierini" tra il mercatino dell'area pedonale di Piazza Castello e gli chalet dislocati lungo il corso: gli acquisti ci sono ma sono ben lontani dai "fasti" dell'ultimo decennio: "Non c'è paragone - ammette un commerciante della zona - devo ammettere che stasera va meglio, ma i conti li faremo alla fine e non sono molto ottimista". Paolo porta a spasso la sua bimba: "L'importante è che respira l'atmosfera natalizia - ci confida - è bello vederla tutta presa in questi giorni. Per lei qualcosa arriverà di sicuro, il Natale è per loro, io e mia moglie possiamo attendere i saldi". Da Benevento a S.Giorgio del Sannio, presso il centro commerciale "Universo": c'è meno folla rispetto al capoluogo ma il supermarket è zeppo di gente che scruta gli scaffali per metter su il pranzo di Natale: anche in questo caso si va al risparmio.
Ma la corsa ai regali non è per tutti, sono in tanti anche nel capoluogo sannita, che si sono chiamati fuori dal giro. I 124 lavoratori ex consorzi ad esempio, che da mesi attendono il vero ritorno al lavoro dopo 4 mesi passati in attività grazie ad un sudatissimo progetto regionale che tra poco terminerà. Ci sono poi gli operai di Airola, del disciolto polo tessile, e ci sono poi i tantissimi cassaintegrati nel Sannio. Per molti di loro ad aprire le porte ci sarà ancora una volta la Caritas, con l'ennesima lodevole iniziativa del pranzo di Natale: parlare di gioia natalizia ci sembra sinceramente fuori luogo, ma almeno un sorriso arriverà.

Gaetano Vessichelli



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