Nicola Boccalone: 'Il Rummo deve andare oltre il Rummo'

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NOSTRO SERVIZIO - “Avrei potuto incontrare i giornalisti subito dopo il mio insediamento, ma ho preferito cogliere in maniera più approfondita gli aspetti del lavoro che mi attende”. Così Nicola Boccalone, nuovo direttore generale del Rummo, che questa mattina ha parlato per la prima volta ufficialmente agli organi di informazione.
“Oggi l’azienda riprende a disegnare i propri processi aziendali e a fornire la propria offerta sanitaria, ma per fare questo il Rummo deve andare oltre il Rummo”.
Per capire questo passaggio, secondo Boccalone, è necessario prima comprendere il ruolo strategico che l’ospedale rappresenta per la città. “La presenza quasi al completo della deputazione sannita nell’incontro dei giorni scorsi rivela il senso di appartenenza rispetto a questa struttura”. Il nuovo direttore ha manifestato la convinzione di mantenere alto il livello del dialogo tra la parte amministrativa e quella sanitaria: “Riscontro ogni giorno l’orgoglio e la passione dei tanti medici che si trovano continuamente a destreggiarsi tra le esigenze sanitarie e i dettami gestionali”. Tra i problemi più evidenti dell’azienda c’è sicuramente quello del personale: “Finora – ha detto Boccalone – abbiamo formato professionalità che poi sono andate a rendere più elevato il livello di altre struttura”. Il riferimento è al famigerato articolo 7 comma 6 del D. Lgs. 165/2001 sul conferimento di incarichi esterni a causa del blocco delle assunzioni al quale si porrà fine con l’espletamento delle pratiche concorsuali che porteranno all’ingresso, entro la fine dell’anno, di due neurochirurghi e di un anestesista rianimatore. “Il passaggio ad una condizione ordinaria potrà dare un importante contributo al mantenimento dei livelli di professionalità, inteso come mantenimento delle esigenze aziendali”. E poi c’è da reggere l’urto delle difficoltà finanziarie che invadono tutto il campo sanitario: “La cardiochirurgia, per esempio, richiede investimenti enormi”. Una soluzione in questo caso potrebbe essere quella di “mettere in filiera tutti i presidi ospedalieri della provincia di Benevento, standardizzando la proposta complessiva, tutelando l’efficienza delle eccellenze e la qualità dei servizi fondamentali”.
Inoltre, il Rummo “deve collocarsi sul territorio in una posizione di raccordo con le istituzioni, anche immaginando percorsi che non sono tipici di un’azienda ospedaliera, ma che possono farla assurgere a modello per gli altri”.
Proprio sul rapporto con il territorio, Boccalone ha dichiarato che nei prossimi giorni presenterà un’osservazione al Puc, recentemente approvato dal Consiglio comunale di Benevento, “perché non c’è la possibilità di andare oltre il perimetro, nel momento in cui nella politica ospedaliera l’esigenza sarà quella di ingrandire e migliorare l’offerta. Non si tratta di ledere interessi altrui, ma di avere più spazio per essere più competitivi, mentre a volte sembra che questo sia un grande parcheggio con un nosocomio al suo interno”.



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