Non si gioca Virtus - Cerreto. La squadra telesina non scende in campo

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Nulla di fatto alla fine tra Virtus Goti e Real Cerreto. Infatti la gara in programma questo pomeriggio sul campo di casa del Durazzano non è stata disputata per volontà della squadra telesina. Giunti in prossimità del campo sportivo, infatti, il Cerreto ha tentennato ad accedere agli spogliatoi, rimanendo fuori dal cancello della struttura sportiva. Il presidente della Virtus Goti, Giuseppe Carfora ha più volte insistito nel far entrare la squadra ospite negli spogliatoi. E’ in questo frangente che alcuni tifosi hanno cominciato a contestare contro il Cerreto. E’ vero anche che nella gara dell’andata, lo scorso 14 dicembre, a fine gara i giocatori della Virtus furono bersagliati dalla squadra di casa, senza cadere nelle provocazioni. Solo dopo il riconoscimento della squadra da parte dell’arbitro, il signor Santarpia della sezione di Castellamare di Stabia, il Cerreto ha deciso di non scendere in campo. “Oggi a Durazzano c’erano tutti i presupposti affinché la gara si disputasse” – ha sottolineato il presidente della Virtus Goti, Giuseppe Carfora. “Erano presenti le forze dell’ordine, i commissari di campo e l’arbitro e la decisione di non giocare è solo da attribuire al Cerreto. Inoltre, ho più volte invitato e rassicurato la squadra ospite ad entrare all’interno della struttura sportiva proprio per tutelarli da eventuali contestazioni. Purtroppo quello che succede lontano dal campo non è di mia responsabilità. Eventi come quelli di oggi sono da condannare ed esulano dallo spirito del calcio. Le contestazioni possono sempre esserci, ma le gare si vincono sul campo” – ha chiosato Carfora.
N. M.



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