Nuovo colpo a Salzillo. Sequestrati 13 distributori 'Ewa', uno anche nel beneventano

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Due società riconducibili all' imprenditore di Marcianise Vincenzo Salzillo (ritenuto vicino ai clan camorristici del casertano) , la Kendoil e Fermar Service, sono state sequestrate dal Gico della Guardia di Finanza. Alle due società fanno capo 13 distributori di carburanti che si trovano nelle province di Benevento, Avellino, Frosinone, Campobasso ed Ancona per un valore di oltre 10 milioni di euro. Il sequestro è stato disposto su richiesta della Dda di Napoli dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Salzillo era proprietario dei distributori "Ewa", confiscati nel giugno 2012 insieme alle quote di tutte le società del gruppo (Euroil srl, Ewa Grill spa, Apollo Carburanti, Extra Rete, Penta Petroli), nonchè appartamenti e terreni di proprietà del cinquantaduenne imprenditore, stabilendo per quest'ultimo la misura della sorveglianza speciale. I distributori, in realtà, erano già stati sottoposti a sequestro nel giugno del 2007, sono circa 100 dislocati in tutta la Campania, in particolare in provincia di Caserta e a Cassino, nel frusinate. Nel provvedimento di 120 pagine, firmato dai giudici Gabriella Maria Casella, Corinna Forte e Francesco Caramico D'Auria, si parla anche di "diffusa e sistematica illegalità nelle gestione del gruppo Salzillo", come dimostrano le numerose contestazioni per imposte evase o le violazioni alla normativa sulle assunzioni (di 121 dipendenti, 68 non erano in regola). Per la Dda di Napoli Salzillo avrebbe legami con numerosi clan campani, tra cui nel casertano con i Casalesi e i Belforte, nel napoletano con i Vollaro, i Mallardo, i Moccia e nel beneventano con la famiglia Pagnozzi. Rapporti che, è bene precisare, non sono ancora stati confermati da una sentenza di condanna ma della cui esistenza sono certi i giudici del collegio di prevenzione che, pur non riconoscendo per Salzillo la "pericolosità sociale qualificata" ovvero mafiosa, come richiesto dai pm, affermano che appare "indubbia l'esistenza di contatti tra Salzillo ed esponenti di diversi gruppi criminali".



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