Operazione "No Iva - No Party", scoperta evasione fiscale su veicoli d'importazione

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Un'operazione congiunta di Polizia Stradale e Agenzia delle Dogane denominata "No Iva - No Party" ha portato quattro persone ai domiciliari. Sequestrati beni per oltre un milione di euro.

Stamani gli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria della Polstrada e quelli dell’Ufficio delle Dogane hanno eseguito 4 ordinanze di misura cautelare agli arresti domiciliari ed obbligo di dimora nel comune di residenza emessa dal Gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di altrettante persone gravemente indiziate dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante artifici e di falso commesso in concorso con pubblici ufficiali.

È quanto scaturito dall’operazione “No Iva – No Party” nata a seguito dell’attività investigativa condotta in maniera congiunta dalla Polizia di Stato e dall’Agenzia delle Dogane e coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento che ha consentito di raggiungere un importante risultato nel contrasto al fenomeno di evasione dell’Iva connessa all’importazione di veicoli dalla Comunità Europea.

Nel mirino degli inquirenti sono dunque finiti il titolare della società acquirente e dell'agenzia di pratiche automobilistiche, i periti traduttori. A vario titolo, sono diversi anche le ipotesi di reato contestati: evasione Iva, falsità materiale e in scrittura privata. Sequestrata inoltre, anche la documentazione utilizzata dai soggetti implicati nella vicenda presso la MCTC di Benevento, l’Agenzia delle Entrate e presso l’Agenzia di pratiche automobilistiche. Ingente anche la quantità di beni mobili, (autovetture e conti bancari) e immobili sottoposti a sequestro preventivo emesso dal Gip, per consentire recupero Iva evasa, che ammonta ad un valore complessivo di circa 1 milione e 116 mila euro.

Alle operazioni hanno collaborato anche le Squadre di P.G. dei compartimenti Polizia Stradale di Napoli e Roma, nonché gli agenti di Capua. Nell’operazione invece risultano coinvolti soggetti ed attività commerciali risiedenti nelle province di Benevento, Caserta, Avellino e Roma.

“L’attività investigativa – spiega il procuratore Conzo in una nota – è iniziata nel settembre del 2015, a seguito di un controllo effettuato dall'Agenzia delle Dogane di Benevento presso la società ‘Italia Car Service srl’. Gli sviluppi successivi, condotti congiuntamente alla Polizia Stradale di Benevento, hanno dimostrato che tale società avrebbe falsificato le fatture di acquisto di veicoli di provenienza comunitaria, eludendo con artifici inerenti la documentazione il dovuto assoggettamento del bene all'Iva nazionale”.

 



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