Ordine dei Medici. Il ruolo del medico di famiglia nell’attivare ‘i progetti di cura su misura’

19:19:6 4730 stampa questo articolo

Il ruolo centrale del medico di famiglia è emerso stamane, nella sala dell’Ordine dei Medici piena di familiari e persone disabili venute per capire com’è possibile attivare con l’Asl un “progetto su misura” in grado di offrire, sul territorio, cure più economiche ed efficaci: di fornire, cioè, una casa, un lavoro e rapporti sociali e affettivi a chi è troppo “fragile” per procurarseli da solo. Hanno potuto, così, vedere e sentire le testimonianze di quelli che sono già diventati protagonisti di un “progetto su misura”. L’iniziativa dal titolo “Un anno dopo…” è stata promossa per valutare a distanza di un anno, i risultati pratici dell’applicazione del decreto regionale n. 16 sui “Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali”, noti con la sigla PTRI, divenuti legge in Campania dal 2013 e decollati da noi nel 2014.
Alla presenza del vertice dell’azienda sanitaria e dell’Ordine dei Medici, Gelsomino Ventucci e Vincenzo Luciani, nonché delle presidenti delle associazioni promotrici dell’incontro, Serena Romano per “La Rete Sociale” e Angela Maffeo per l’”AMMI” Mogli dei Medici Italiani, sono stati proiettati per la prima volta sia il Video di Antonio De Luca, che testimonia come è cambiata la qualità della vita di coloro che sono riusciti ad ottenere un “PTRI”, sia il “Vademecum per conquistare una cura e un progetto di vita… su misura”.
Video e Vadecum consultabili sul sito www.ilenzuolibianchi.comper rispondere ai principali quesiti emersi nel corso dell’appassionato dibattito.
In particolare, diversi pazienti e familiari hanno lamentato l’impossibilità di ottenere dalle istituzioni competenti un’adeguata risposta alla richiesta di applicazione della nuova metodologia di cura offerta dai PTRI. E’ emerso così, grazie anche al contributo del Coordinatore socio-sanitario della Asl Pietro Crisci, il ruolo centrale del medico di base nell’attivazione del PTRI. Un ruolo cruciale perché “i medici di famiglia sono quelli che veramente si prendono cura dei pazienti, che ne conoscono la storia e sono i loro alleati” - ha dichiarato Vincenzo Luciani, aggiungendo che “anche se a dicembre scade il mio mandato come presidente dell’Ordine dei Medici, io resterò nel consiglio direttivo dove mi impegnerò affinchè venga fornita ai medici di base un’adeguata informazione sui “Progetti su misura” prevedendo anche un incontro specifico sul tema, in questa stessa sede”. Impegno al quale “si associano anche le mogli dei medici, che faranno di tutto per sostenerlo” - ha concluso la presidente dell’AMMI, Angela Maffeo.



Articolo di Salute / Commenti