Orlando (TèL): ‘Ridiamo dignità a Benevento’

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Da sinistra, Nazzareno Orlando e Angelo FusaroDa sinistra, Nazzareno Orlando e Angelo Fusaro

“Alla fine la squadra è stata rifatta! Ci son voluti "solo" centodieci giorni senza assessori con i dirigenti immobilizzati e la città bloccata. Ora (sic!) vedremo il cambio di marcia. Valuteremo e giudicheremo, ma lo faranno soprattutto i cittadini”. Sono queste le critiche mosse da Nazzareno Orlando consigliere di Territorio è Libertà a Palazzo Mosti. “Intanto un dato certo c'è: aumentano gli indagati e i sentiti dalla DDA, si leggono preoccupanti relazioni a supporto delle indagini e imbarazzanti verbali relativi ad intercettazioni. C'è anche chi si chiede (il sindaco) per chi hanno votato alcuni soggetti ben noti alla città, dimenticando che se ne è a conoscenza sarebbe opportuno facesse i nomi non solo a chi di dovere ma anche attraverso le fonti di informazione pubblica. C'è da discutere sulla situazione globale della città. Non è, infatti, più consentito a nessuno pensare che rivestire un ruolo pubblico equivale a porsi come "padrone" delle ferriere e vale anche per assessori e consiglieri. Da questi ultimi dovrebbe partire un’offensiva di riscatto per evitare che li si consideri solo numeri da utilizzare”. E’ poi passato ad analizzare anche l’opposizione a Palazzo Mosti Orlando. “La minoranza deve serrare le fila ancor più di quanto abbia già fatto. Spesso è stata vittima del "fuoco amico" che ne ha contestato la capacità di denuncia e quella di essere poco incisiva. Fino ad ora la navigazione è stata solitaria e tutto ciò che è stato messo in campo lo si è realizzato solo grazie ai singoli che non potendo più contare sui partiti si sono autogestiti riuscendo a restare uniti, mettendo in campo tante iniziative che hanno, più di una volta, messo in difficoltà chi ancora afferma di governare la città. Resta il fatto che Benevento non può essere considerata ruota di scorta da nessuno. La città non merita ‘etichette’ che non appartengono alla sua storia. Passare dalla città Unesco a quella travolta dalle infiltrazioni camorristiche è una questione non di poco conto. E' necessario fare quadrato e dimostrare che c'è ancora una città pronta al sacrificio, umile, seria, preparata, predisposta al sociale, vicina alle fasce deboli, capace di originare eccellenze e culture. Ci vuole, insomma, una smossa etica che le ridia credibilità. La si può originare solo con l'impegno quotidiano e mettendoci la faccia” – ha concluso Nazzareno Orlando.



Articolo di Comune di Benevento / Commenti