Pendolari sanniti sul piede di guerra: 'Disagi incredibili per chi deve raggiungere Napoli'

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“In un momento in cui il trasporto pubblico nella nostra regione vive una delle fasi più delicate e difficili, avremmo fatto volentieri a meno di sollevare una questione che a nostro avviso si sarebbe dovuta risolvere da tempo, attraverso una corretta interpretazione della normativa vigente in materia”. A renderlo noto Antonella Bellonia ed Antonio Di Fabrizio, del Comitato TPL-Fortore e dell'Associazione Pendolari Sannio-Terra di Lavoro. I pendolari sanniti tornano nuovamente a protestare e puntano l'indice verso la Provincia di Benevento e "nello specifico dal Settore Infrastrutture e Trasporti della stessa, e che nonostante le numerose sollecitazioni pervenuta da più parti, continua a persistere, tra due aziende titolari di contratti di servizio, ETAC srl e la MOT.TAM srl, che operano entrambe, tra l’altro, sulla tratta che collega Benevento - Napoli via Autostrada, la prima con partenza da San Bartolomeo in Galdo, la seconda dalla Riccia. All’ ETAC, attraverso una postilla aggiunta a penna su un allegato del contratto di servizio è posto il divieto di carico a Benevento, alla MOT.TAM no: in altri termini gli utenti arrivati al terminale di Benevento, sia che abitino nel capoluogo sia che giungano dalla provincia, per proseguire per Napoli via autostrada, secondo quanto disposto, possono salire solo su MOT.TAM. Tale disparità di trattamento si riversa sugli utenti creando disagi nell’immediato perché le visite della Polizia Provinciale sull’’autobus dell’Etac sono diventate periodiche, e soprattutto per il futuro, perché se divenisse effettivamente operante priverebbe gli utenti di uno dei pochissimi collegamenti per raggiungere il capoluogo di Regione. Al di la del fatto che una simile scelta se venisse confermata risulterebbe in netto contrasto con la normativa nazionale e comunitaria in cui il regime di libera concorrenza è divenuto il punto cardine, proprio per evitare le storture provocate da situazioni di monopolio in un settore così delicato come quello del trasporto pubblico locale”. “Quello che preme sottolineare – emerge dalla nota dei 'frequentatori, assidui, delle corse su gomma - sono le conseguenze pesanti per gli utenti che una simile decisione può generare e che probabilmente a chi sta dietro una scrivania e che non vive quotidianamente le difficoltà di chi è costretto a muoversi con il mezzo pubblico, sfuggono. I disagi sarebbero in primis per chi inizia il viaggio a Benevento, in quanto non si capisce perché avendo a disposizione due alternative, preziosissime dato lo stato disastroso del collegamento su ferro in cui versa la provincia, per raggiungere il capoluogo di regione, si sia privati della possibilità di scegliere quella che corrisponde maggiormente alle proprie esigenze di studio è lavoro. Le difficoltà maggiori però le incontrerebbero gli utenti provenienti dal Fortore, e quelli delle zone di Casalbore – Paduli – Buonalbergo, che dovrebbero raggiungere Benevento con l’ ETAC, che svolge il servizio in quelle zone, e poi non potrebbero proseguire per Napoli con la stessa azienda tra l’altro usufruendo di una tariffa agevolata perché integrata, (solo quelli che salgono sulla tratta San Bartolomeo – Benevento potrebbero farlo) ma dovrebbero cambiare ditta e proseguire con MOT. TAM . Se c’è un motivo che ha basi valide in termini di efficientamento del servizio che ha portato la Provincia di Benevento a prendere una simile decisione venga posto in evidenza, qualsiasi altra motivazione palese o meno sarebbe inaccettabile. L’ Ente Pubblico in quanto tale ha il dovere di tutelare i cittadini e preservare i loro sacrosanti diritti, e quello alla mobilità è uno di questi, tutto il resto, diatribe tra aziende comprese (tra l’ Etac e Mot.tam è in atto un contenzioso) non debbono minimamente influenzare tali decisioni”. Ci rivolgiamo alla nuova Amministrazione Provinciale – si conclude la nota - affinché faccia luce su questa vicenda che ormai si trascina da tempo, perché tra l’altro le decisioni che influenzano in modo così pesante la vita dei cittadini possono avere solo un’origine politica e non possono essere lasciate alla sola discrezionalità degli Uffici Tecnici. Inoltre invitiamo i primi cittadini delle zone interessate, il Sindaco di Benevento e i sindaci dei Comuni Fortorini a rapportarsi con la provincia di Benevento sulla questione, facendo proprie le esigenze dei loro concittadini”.



Articolo di Traffico & Trasporti / Commenti