Pendolari sanniti, prima gatta da pelare per Ricci e co. :'Tagli insensati, meccanismo machiavellico'

9:9:57 4150 stampa questo articolo
Benevento - Terminal autobusBenevento - Terminal autobus

Prima gatta da pelare per Ricci e la sua nuova squadra e riguarda, neanche a dirlo, la scottante tematica del disagio infrastrutturale del Sannio: “La Provincia di Benevento ha imposto alle aziende di Trasporto Pubblico Locale, di cui gestisce i fondi regionali destinati allo stesso, a praticare tagli sui km da effettuare, motivando la decisione sulla sua incapacità di poter corrispondere alle stesse, l’adeguamento all’indice Istat del 3% sui contributi regionali ricevuti, per gli anni 2012 – 2013. Senza entrare troppo nello specifico sul meccanismo machiavellico a cui si è ricorso per fare ciò ci si limita a soffermarsi su cosa potrebbe significare questo per gli utenti: tagli di corse e quindi meno servizi”. A renderlo noto l’Associazione Pendolari Sannio-Terra di Lavoro ed il Comitato Tpl Fortore in un comunicato stampa congiunto. Preoccupati i pendolari sanniti che chiedono lumi alla Rocca dei Rettori: “Ci sono state fatte rassicurazioni - spiegano - sul fatto che un taglio chilometrico siffatto avrebbe inciso poco sulla qualità del servizio. Forse questo è valido per le microaziende che operano sul territorio, ma per quelle più grandi il discorso cambia, un esempio su tutti, forse può rendere meglio l’idea di ciò che la cosa comporterebbe. Per l’E.T.A.C. l’azienda che serve tutto il Fortore e la zona di Casalbore – Paduli – Buonalbergo questo gioco di numeri studiato in Provincia significherebbe un taglio Kilometrico di ben più di 20.000 km all’anno. Qualsiasi persona dotata di un minimo di buon senso e di effettiva conoscenza sullo stato del sistema trasporti nella nostra Provincia dovrebbe sapere che ciò incide eccome e non sulla” qualità del servizio” quello è da tempo immemorabile che gli utenti del servizio pubblico non sanno più cosa sia, ma sul sacrosanto diritto a spostarsi e non per motivi ludici ma per necessità legate ad esigenze di studio e lavoro. I servizi che vengono effettuati sono già ridotti al minimo, in particolare proprio per le zone interne,raggiungere con un mezzo pubblico anche solo il capoluogo di Provincia è un’impresa, imporre un taglio in una situazione disastrosa quale l’attuale, significherebbe affossarla del tutto”. Una situazione difficile ma i pendolari sanniti invitano i vertici provinciali a “non giocare con le cifre dietro ad una scrivania ma a controllare effettivamente gli sprechi” e si dicono preoccupati per il futuro: “Se passa un simile modus operandi - hanno affermato - è facile da intuire che diventerà una prassi per gli anni a venire, questo porterebbe al paradosso che l’indice Istat che serve in questo caso ad adeguare i fondi regionali che ogni anno vengono stanziati per i trasporti, al valore reale della moneta, diventerebbe un modo per tagliare i kilometri da effettuare. È solo la Provincia di Benevento ad aver preso questa decisione o c’è l’avvallo tacito anche dei vertici Regionali? È questo che si sta cercando di appurare e nonostante il rimpallo di responsabilità che è purtroppo caratteristica tipica di situazioni siffatte, si ha tutte le intenzioni di andare fino in fondo al problema. Chiunque abbia preso questa decisione deve avere il coraggio delle proprie azioni e prendersi la responsabilità delle conseguenze che ci saranno”. Ecco l’invito al neopresidente Claudio Ricci: “Invitiamo chi di dovere - concludono i comitati - a fare gli opportuni controlli e a verificare se le decisioni prese siano conformi alla necessità di assicurare alla nostro territorio e soprattutto alle zone interne dello stesso, un servizio di trasporto pubblico almeno sufficiente a garantire lo spostamento per esigenze primarie quali studio e lavoro”.



Articolo di Traffico & Trasporti / Commenti