Petrolio nel Sannio: La Regione Campania dice no. All'appello manca Caldoro e qualche esponente locale

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Prima il Consiglio Regionale, poi la Giunta. La Campania prende posizione sulla ricerca di idrocarburi, dopo mesi e mesi di silenzio, mezze dichiarazioni e sortite personali. Pericolo scampato? Mica tanto. Certo, le dichiarazioni rese dall'assessore regionale all'ambiente, Giovanni Romano, accompagnate dalla presa di posizione del presidente della commissione ambiente e energia, il baselicese Luca Colasanto, significano molto. La Delta Energy ltd (nel caso di Benevento e degli altri comuni interessati dai progetti di ricerca di idrocarburi) e le altre società che hanno puntato a Sannio e Irpinia, dovranno fare i conti con una volontà politica meno ambigua rispetto al passato, anche se alcune posizioni "pesanti" vanno comunque smussate. E' il caso del Governatore regionale, Stefano Caldoro, che proprio in occasione della sua ultima venuta a Benevento (in occasione di una manifestazione elettorale Pdl all'Hotel President) rispose in maniera piuttosto sibillina ai giornalisti: ""Una cosa sono le indagini geologiche, una cosa sono le trivellazioni - rispose lo scorso 22 febbraio - ed allo stato attuale, in Campania non ci sono trivelle in azione e nessun tipo di ricerca di idrocarburi. Le indagini geologiche sono sempre concesse perchè non è possibile fare altrimenti, ma cosa diversa è fare trivellazioni". Posizione aperta a qualsiasi interpretazione come ad esempio, cominciamo a fare le ricerche, poi però il petrolio non lo facciamo estrarre dal sottosuolo. Alla Delta Energy dunque è stata lasciata la porta socchiusa, anche se l'assessore Romano ieri ha preso posizione a nome della giunta. Insomma, serve maggiore chiarezza, in attesa di capire che fine farà quella concessione Via incassata dalla Delta Energy sotto l'albero di Natale (il decreto dirigenziale è stato pubblicato sul Burc regionale lo scorso 24 dicembre).
AMMINISTRATORI LOCALI, SMUSSARE LE ULTIME AMBIGUITA'
In attesa di una dichiarazione ufficiale del Governatore Caldoro, un ruolo importante, oltre a quello della Provincia di Benevento (ma Cimitile, Aceto ed il neoassessore Melillo hanno sempre sostenuto di essere contrari a qualsiasi tipo di ricerca petrolifera nel territorio provinciale), è quello dei sindaci. Da diversi mesi le riunioni sulla questione petrolio si sono moltiplicate, anche all'interno delle amministrazioni comunali. C'è un fronte molto attivo, con un Gruppo di Lavoro di diversi amministratori locali che, pochi giorni fa si sono riuniti a Campolattaro per presentare un ricorso straordinario da inviare al Presidente della Repubblica al fine di aprire un procedimento al Tar o al Consiglio di Stato visto che il termine per il ricorso ordinario è scaduto. Ci sono inoltre amministratori che hanno voluto conoscere ed approfondire la questione il meglio possibile: è il caso dei sindaci del Fortore che si sono incontrati, poche settimane fa a Ginestra degli Schiavoni con i rappresentanti della Delta Energy Ltd: al no ribadito in faccia a Ferguson e co. di qualche primo cittadino fortorino, ha fatto da contraltare l'ambiguità di qualche assessore locale. Ecco il punto debole: "Il ruolo dei sindaci - ha ricordato Colasanto nella nota di ieri dopo il lungo silenzio di oltre dieci mesi - è fondamentale perché il loro unanime dissenso può fermare di fatto le procedure. Ma se un solo sindaco si piega a logiche di sfruttamento del territorio non è possibile nessuna difesa”. Insomma, bastano piccole aperture per rinvigorire l'azione degli imprenditori del petrolio. E' bene ricordare che nella vicina Irpinia (più del Sannio presa di mira dai progetti di trivellazione) il fronte del no dei sindaci è nettamente più compatto di quello sannita: tutti, nessuno escluso, ha avuto dubbi su come posizionarsi al riguardo. Un no che, è bene ricordarlo, è voluto dalla stragrande maggioranza della gente, dai cittadini, dagli agricoltori che temono per la produttività delle loro terre. Nessuna opinione ma è una considerazione maturata dopo incontri ed interviste fatte alla popolazione, specialmente del Fortore, preoccupate sin dal primo momento. Così in questi mesi, dopo la primissima segnalazione di un anno fa del gruppo "No Luminosa", la stampa locale ha avuto grande considerazione della questione, i comitati non hanno perso tempo e si sono subito messi al lavoro e lo continueranno a fare con nuove iniziative. La posizione del consiglio regionale prima e della giunta campana poi, rafforzano la battaglia del comitato "No Triv" ma la partita non è affatto finita.
Gaetano Vessichelli

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