Piazza Commestibili non ha futuro. Una ferita aperta nel cuore della città

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Non solo non esiste commercio, ma lo spazio è pure diventato simbolo del degrado. C'era una volta piazza Commestibili, l'affollato mercato cittadino, vera anima del commercio beneventano. Una vicenda lunga e contorta che abbiamo avuto modo di raccontare, nei minimi dettagli, lo scorso dicembre (clicca qui per leggere l'articolo) e che, ad oggi, è diventato il simbolo della crisi commerciale di questa città. A cinque anni e mezzo dall'inaugurazione della Galleria 'Malies' (secondo gli accordi del 'project financing' ci sono ancora 22 anni di gestione da programmare). Rispetto a dicembre 2013, quando abbiamo prestato attenzione all'argomento, non ci sono state novità. Nessuna. Anzi, la situazione è pure peggiorata. Una grande promessa finita nel dimenticatoio, uno smacco al cuore della città: quello che doveva essere il centro nevralgico per un tipo di commercio votato all'infanzia, agli spazi liberi ed alla ristorazione, oggi non è altro che uno scheletro in semiabbandono dove non funziona davvero nulla e quei pochissimi commercianti che 'resistono' danno letteralmente 'le spalle' alla struttura interna, sfruttando le arterie comunali di via Rummo e via Torre della Catena.
La realtà è dolorosa e fa male: non ci sono cittadini, attrazioni o negozi. Solo degrado: bagni sporchi, porte rotte, pattumiere stracolme e divelte, scale mobili ferme: al centro della struttura, dove ci sono dei reperti archeologici e tanti rifiuti. I cittadini, indignati, continuano a farci prevenire segnalazioni al riguardo, mentre sui social network le foto 'postate' si sprecano.
Come risollevare le sorti della storia 'piazza Mercato'? Difficile prevedere un futuro per un'area che è comunque oggetto di un projcet financing con un privato. L'idea più ovvia? Trasferire nuovamente il mercato ortofrutticolo, o almeno una buona parte, un po' come succede nella stragrande delle piazze 'mercato' italiane ed europee: piano inferiore per i generi alimentari, piano superiore per antiquariato, gadgets, souvenir e abbigliamento. Chiaramente ci sarebbero da affrontare decine di questioni logistiche: la struttura presenta negozi con tanto di magazzini interni e saracinesce, dunque non è facile limitarsi a copiare l'idea delle piazze mercato d'Europa. I mercato ortofrutticoli, oppure quelli della Coldiretti o Confagricoltura, esistono, ma sono stati dirottati in altre piazze della città. Ed allora? Una risposta è necessaria ed è pure urgente: La Galleria Malies è una ferita che sanguina, nel cuore di Benevento.
G.V.

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