Post-alluvione, Siciliano attacca Pepe. "L'Amministrazione si dia una mossa"

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Raffaele SicilianoRaffaele Siciliano

Torna sul tema alluvione il coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani, Raffaele Siciliano. Infatti, gli eventi tragici del 15 e 19 ottobre scorso Benevento e la sua provincia hanno ricevuto ingentissimi danni.

“Settanta su settantotto comuni sanniti sono stati colpiti dall’alluvione e più della metà delle strade provinciali sono state cancellate. I danni sono stati stimati per circa 500 milioni di euro.
Benevento, di per se, non aveva un’economia fiorente e questo potrebbe essere il colpo di grazia se non si agisce con fretta e serietà. Superata la prima fase di emergenza, di sgombero e messa in sicurezza, si apre una seconda fase, di ricostruzione e ritorno alla normalità”.

È quanto scrive il coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani, Raffaele Siciliano, a poco più di 40 giorni dall’alluvione che ha ricoperto di fango e spazzato via una parte di Sannio. Nel mirino del giovane azzurro non finisce soltanto Renzi, ma anche l’Amministrazione Pepe.

“Nella prima fase – continua – il lavoro dei volontari è stato più che decisivo, soprattutto perché l’emergenza è stata affrontata da parte delle istituzioni con un’eccessiva e fastidiosa ‘tranquillità’. Difatti il comportamento del presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato a dir poco inaccetabile, ha dimostrato, in questa occasione, tutta la sua indifferenza per il Sannio e per i sanniti. Fortunatamente sono state davvero tante le iniziative private volte a superare sia la prima che la seconda emergenza e proprio mentre i privati e le aziende con le proprie forze, nonostante la crisi economica, cercano di uscire da questa situazione, l’Amministrazione Comunale, come è abituata a fare, abbandona la città a se stessa.

Oltre alle solite passerelle e frasi di rito – dice – non c’è stato nulla di concreto, infatti molte strade non sono state ancora ripulite ed in questi giorni di pioggia si notano i cumuli di acqua formatisi a causa delle fognature intasate e del non deflusso regolare delle acque. Piogge abbondanti causerebbero allagamenti ovunque ed il Comune, consapevole di questi rischi, non muove un dito. Il sindaco - ha concluso - non pensi minimamente di affrontare l’emergenza post-alluvione come ha ‘affrontato’ il crollo sul lungo Sabato in Via Matarazzo. L’Amministrazione si dia una mossa almeno sulle emergenze”.



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