Premiati i vincitori del concorso 'Scipionyx samniticus e la paleontolgia nascosta'

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Nostro servizio Questa mattina, presso la Bibliomediateca Provinciale di Benevento, si è tenuta la cerimonia di premiazione della quarta edizione del premio “Scipionyx samniticus e la paleontologia nascosta”.  Molti gli studenti presenti. Sono intervenuti, tra gli altri, Mario Pedicini dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e il sindaco di Pietraroja, Lorenzo Di Furia. Ha coordinato il docente Luciano Campanelli. La manifestazione rientra nella XI Settimana della Cultura Scientifica e della Creatività e nel progetto di divulgazione geologica promossa dall’associazione onlus “Un Futuro a Sud”.

Due i vincitori del concorso. Elio Abatino per la sessione specialistica cultori paleontologia con l’elaborato “Storia della microscopia ottica ed elettronica applicata allo studio della Paleontologia”.
Premiata, inoltre, la classe seconda C dell’Istituto Professionale “Palmieri” Indirizzo Chimico di San Giorgio del Sannio accompagnata dall’insegnante Mariagrazia Nazzaro. Titolo del lavoro: “Un viaggio infinito: meteoriti…dinosauro…l’uomo”.

“Abbiamo pensato di collegare l’astronomia alla scomparsa dei dinosauri – ha sostenuto la docente -. Lo scopo della scuola non è solo quello di insegnare i teoremi, ma anche di far comprendere ai ragazzi che la cultura non è d’elite, ma è per tutti”. Un premio speciale è stato assegnato a Gunter Viohl, paleontologo tedesco, per aver con i suoi studi contribuito alla divulgazione nelle scuole sannite della paleontologia in correlazione allo Scipionyx samniticus.

“Ciro è tra i fossili che possono raccontare la storia della vita e della terra – ha dichiarato - . Oggi, in genere, tali conoscenze non sono molto apprezzate poiché non hanno un valore economico, ma sono importantissime in un tempo in cui stiamo perdendo il contatto con la natura e stiamo distruggendo l’ambiente. In Campania c’è un ricco patrimonio naturale e culturale di cui essere orgogliosi. Mi congratulo per le numerose iniziative didattiche e per il ‘Paleolab’ di Pietraroja che ho avuto modo di visitare. Tutto ciò potrebbe essere un modello per la Germania e per gli altri paesi”.

La giuria che ha valutato i lavori è composta da Luciano Campanelli, geologo e docente di Scienze e Matematica della Scuola Secondaria di 1° grado e presidente di Un Futuro a Sud; Lucia Falcigno, assessore alla Cultura del Comune di Pietraroja e docente di Chimica dell’Università Federico II di Napoli; Antonio Mazzarelli, geologo e docente di Scienze; Marco Signore, paleontologo e docente dell’Università del Sannio ed Emilia Tartaglia Polcini dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento.

“La nostra città – ha affermato Pedicini - è un miscuglio di precedenti esperienze , crocevia di molte civiltà. Di ciò dobbiamo essere orgogliosi. Per impegnarci in competizione con gli altri popoli bisogna studiare e conoscere i fondamenti della nostra cultura e saperli applicare nella vita di tutti i giorni.
Il racconto della vicenda del piccolo dinosauro Ciro che per milioni di anni è stato sotto le rocce e poi improvvisamente è emerso destando l’attenzione degli studiosi di tutto il mondo, ci fa comprendere che potrebbero esserci ancora altri tesori da scoprire.

Il sostegno a questa iniziativa – ha proseguito – c’è non solo per campanilismo, ma perché credo che ulteriori passi avanti potranno essere garantiti dall’immagine di un passato misterioso e affascinante. Tutti i giovani dovrebbero imparare a cogliere il significato del metodo scientifico”. “Stiamo cercando di valorizzare al meglio Pietraroja – ha poi continuato il sindaco Di Furia - ma non sempre è possibile a causa della burocrazia. I ragazzi sono il nostro futuro e il valore della Settimana Scientifica è proprio quello di avvicinarli a esperienze significative”.

“Scipionyx samniticus per il momento è ancora presso la Soprintendenza di Salerno – ha concluso Campanelli -. Lo rivendichiamo come risorsa del nostro territorio. Una recente legge, infatti, ha modificato l’assetto territoriale delle Soprintendenze ai Beni Culturali e Benevento non fa più capo a Salerno, ma a Caserta”.
Grazia Palmieri



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