Premio mamma: il Governo in aiuto delle famiglie

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Bonus bebe'Bonus bebe'

Fondi per gli asili nido, voucher baby sitter e 80 euro al mese per ogni nuovo nato: con la Legge di Stabilità 2017 nuove misure a sostegno delle famiglie.

Che siano motivi economici o lavorativi conta poco, la verità è che in Italia si fanno sempre meno figli e gli ultimi dati Istat lo hanno confermato. Dopo il fallimentare tentativo del governo Renzi di affrontare il problema con la campagna sul fertility day, l’attuale governo Gentiloni è corso ai ripari. Nella nuova legge di bilancio, infatti, sono stati introdotti nuovi contributi economici per future e neo mamme. Tra queste vi è il bonus nido 2017 che consiste nell’erogazione di un assegno di mille euro l’anno a favore delle famiglie che pagano la retta di un asilo nido pubblico o privato. 

Il bonus è destinato a bambini di massimo tre anni e spetta a tutte le famiglie, a prescindere dal reddito ISEE.  E' richiedibile anche per bambini fino a 3 anni che a causa di una malattia cronica e cure domiciliari non possono frequentare l'asilo. Per sapere come e dove si presenta la richiesta bisogna attendere l'approvazione definitiva della legge di Bilancio e il decreto attuativo.

Altro contributo è il bonus mamma domani, che prevede l'erogazione di un assegno di 800 euro una tantum per la mamma che nel 2017 entra nel settimo mese di gravidanza ed ha un reddito non superiore a 13mila euro annui. Ulteriore agevolazione prevista dalla legge è il bonus bebè 2017. Spetta alla neo mamma per ogni figlio nuovo nato o per il minore adottato o in affido. La durata massima di erogazione del bonus è da zero a 3 anni, in caso di nuova nascita, e dal giorno di entrata in famiglia del minore e per 3 anni, per i bambini adottati o in affidamento. Il bonus è di 80 euro al mese se la famiglia ha un reddito fino a 25.000 euro, di 160, invece, se si ha un reddito sotto i 7mila euro.

voucher baby sitter 2017 e asilo nido, invece, sono un’agevolazione riservata alle mamme che, dopo il congedo maternità, decidono di rientrare subito al lavoro senza fruire del congedo parentale. Per tali mamme, lo Stato, riconosce voucher da 600 euro al mese per un massimo di 6 mesi, per pagare la baby sitter o la retta dell'asilo nido e può essere richiesto dalle seguenti lavoratrici: Dipendenti pubbliche e private; In gestione separata INPS; professioniste
Autonome non parasubordinate ed imprenditrici. In questo caso l'agevolazione è ridotta a 3 mesi.

Oltre alle novità appena citate, la legge prevede anche delle modifiche per le misure già in vigore come il congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente (introdotto in via sperimentale nel 2013 e prorogato anche al 2017): oltre ad essere stati confermati i due giorni di congedo obbligatorio per il 2018 ne sono stati programmati altri due.

La legge di Bilancio ripristina, inoltre, il “Fondo di credito per i nuovi nati”, un prestito dal valore di 5 mila euro, che va restituito entro 5 anni, anche se è possibile estinguerlo prima del tempo.  Tuttavia nonostante i buoni propositi del governo pare ci siano dei problemi nell’effettiva concessione dei bonus. È proprio notizia di questi giorni, infatti, il recente scontro tra il ministro della Famiglia Enrico Costa e il presidente dell’Inps Tito Boeri a causa dei ritardi burocratici che hanno riguardato il bonus “mamma domani”, per il quale non è ancora possibile fare domanda nonostante sia entrato in vigore tre mesi fa.

Carmen Chiara Camarca



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