Prima le esplosioni, poi il 'pizzo' ai commercianti del Rione Liberta'. La Polizia arresta Saverio Sparandeo e tre affiliati al clan
8:57:3 7700
Nuovo blitz delle forze dell'ordine nei confronti del clan Sparandeo nell'ambito dell'operazione denominata "Lo zio d'America". Alle prime luci dell'alba, infatti, la Polizia di Stato di Benevento ha dato esecuzione a quattro arresti emessi dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti del capo e di affiliati del clan. Le accuse sono di estorsione aggravata dalla modalità mafiosa.
In manette sono finiti il capoclan Saverio Sparandeo, 53 anni detto "O'Butterato", che si trova ai domiciliari e tre affiliati: Fabrizio Sorice di 35 anni, Alberto Mincione di 36 anni e Augusto Villani di 33 anni ("Ciavarella"), tutti pregiudicati.
Le indagini della Polizia sono partite dopo il primo di una serie di attentati a scopo intimidatorio che ha interessato alcune attività commerciali del Rione Libertà a Benevento. Il primo episodio si verificò nel novembre del 2014, ai danni di un'attività in via S.Colomba: il clan ha agito seguendo un iter diverso perchè gli atti intimidatori avvenivano prima della richiesta di denaro. In questo modo le vittime, totalmente assoggettate, dovevano stare al volere del clan. Durante le indagini è stato scoperto che due dei commercianti presi di mira dagli estorsori, erano costretti a pagare 2mila euro di pizzo a scadenze regolari e 4mila euro "una tantum". Secondo le indagini il ricavato delle estorsioni serviva per sostenere le famiglie degli affiliati detenuti in carcere e acquistare nuovo materiale esplosivo. Dopo pedimanenti ed accertamenti della Polizia, si è giunti alla conclusione dell'effettivo passaggio di danaro e del fatto che il mandante di attentati ed estorsioni era proprio il capoclan Saverio Sparandeo. Le indagini sono state condotte dal giudice della Dda napoletana, Landolfi, con l'ausilio della Squadra Mobile della Questura di Benevento che ha eseguito gli arresti.
