Nelle pagine dedicate alla Salute dal “Corriere della Sera” di domenica 1° marzo, è stato riservato un significativo spazio ad una notizia che porta l'Azienda Ospedaliera “Rummo” a confrontarsi ed emergere con le grandi strutture ospedaliere del Paese. L'articolo in questione, titolato “Chirurgia 'zero tagli' per l'obesità”, sottolinea come la chirurgia bariatrica (utile a ridurre l'obesità) sia oggetto ormai di tecniche avanzatissime e mini-invasive. Tra le varie possibilità, ad illustrarne una nuova che sembra presentare diversi vantaggi è il prof. Cristiano Huscher, direttore dell’Unità operativa di chirurgia generale e oncologica dell’Ospedale Rummo di Benevento. Si tratta di una tecnica endoscopica che utilizza la via naturale, dalla bocca attraverso l’esofago, e si avvale di un nuovo strumento che permette di «mettere dei punti», di suturare dall’interno lo stomaco, senza dover penetrare nell’addome dalla parete addominale.
“Si tratta - è scritto - di una procedura ancora sperimentale (Huscher ha effettuato 5 interventi di questo tipo), ma che si basa già su un’ampia casistica all’estero, circa 2 mila casi tra Giappone e Stati Uniti, dove è stata codificata e standardizzata. All’Università di Harvard, per esempio, dove Huscher è visiting professor, sono stati risolti 140 casi”.
:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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