Disagi, lezioni che saltano e scuole chiuse. Sono gli effetti dello sciopero generale che si apprestano a compiere domani tutti i precari della scuola, compresi docenti, studenti e personale ATA.
L’iniziativa lanciata da tutte le sigle sindacali di categoria, dalla FLC CGIL, CISL scuola e UIL scuola alla Snals, Gilda e Cobas. Sette le piazze previste per accorpare gli scioperi delle varie regioni: Aosta, Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo, Roma. Previsti flash mob in altre 53 piazze italiane. Slittano di un giorno le prove Invalsi.
Dal Sannio, i pullman partiranno alle ore 6.00 da Benevento, presso CGIL, via L. Bianchi, alle ore 6.20 da Telese Terme, presso le Terme, dalle ore 6.00 da Montesarchio, presso Bar Italia, alle ore 6.15 da Airola, presso la Chiesa dell’Annunziata, alle ore 6.30 da Sant'Agata de' Goti, presso Istituto Comprensivo "Oriani".
Uno sciopero annunciato da tempo, per dire no al disegno di legge sulla riforma della scuola, propugnata dal governo Renzi, “DDL La buona scuola”.
A scendere in piazza domani anche l’UDS – Unione degli Studenti – che sulla manifestazione scrive “vogliamo un’altra Scuola giusta che riparta da sette priorità: un nuovo diritto allo studio col fine di raggiungere la piena gratuità dell’istruzione; un’alternanza scuola-lavoro finanziata e qualificata; finanziamenti per il rilancio della scuola pubblica; una riforma della valutazione in chiave democratica; investimenti sostanziosi sull’edilizia scolastica; un ripensamento radicale dell’autonomia scolastica; una riforma dei cicli scolastici, dei programmi e della didattica”.
Critici i sindacati che chiedono l’abolizione dell’art.12 dal DDL “quello che riguarda i precari e la reiterazione dei contratti”, il no serrato alla figura del “dirigente con i super poteri”.
Michele Palmieri
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