Una coppia di Torre del Greco era a capo di una organizzazione che spacciava droga in Cilento, soprattutto nelle località balneari, e per il trasporto di cocaina, hashish e marijuana e per la consegna di dosi si serviva anche dei quattro figli, di cui 3 minorenni.
A scoprirla una indagine dei carabinieri che ha portato all'emissione da parte del gip di Napoli di 25 misure cautelari, dopo la ricostruzione di 37 episodi di spaccio anche con l'impiego di minori. In uno dei tanti viaggi verso il Salernitano, la droga era nascosta addosso al figlio 13enne dei coniugi.
Ma i pusher erano anche ristoratori e titolari di bar della costa cilentana. Il rifornimento di sostanza stupefacente avveniva attraverso persone legate ai clan Gionta e Falanga. Arrestate durante le indagini in flagranza di reato altre 5 persone.
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