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8/7/2016 :: 10:41:8

Al via la terza edizione del "Simposio di Scultura per la Valorizzazione dei Marmi di Vitulano"



Si terrà a Vitulano, dal 25 al 31 luglio prossimo la terza Edizione del Simposio di Scultura per la Valorizzazione dei Marmi di Vitulano”.

L’Amministrazione comunale di Vitulano retta da Raffaele Scarinzi ha reso noto che dal 25 al 31 luglio torno nel centro della Valle Vitulanese la terza edizione del “Simposio di Scultura per la Valorizzazione dei Marmi di Vitulano”.

“Esso – scrive Scarinzi – ha l’obiettivo dell’affermazione del valore artistico del marmor tabúrnum, cui è stato riconosciuto dalle precedenti rassegne la grande versatilità di essere utilizzato sul piano scultoreo e, quindi, la sua entrée tra i marmi odierni più belli. Il riferimento alla denominazione latina di marmor tabúrnum, cui il mondo classico gli avrebbe senz’altro attribuito, qualifica i marmi di Vitulano tra quelli degni di una sua classicità sia per il colore, sia per l’uso scultoreo, pavimentale o decorativo di grande eleganza artistica”.

Sono diverse le varietà di questo marmo sannita, la più diffusa è il Grigio perla (calcare compatto di colore grigio scuro a grana molto fine, a luoghi con presenza di bioclasti) e la Lumachella (calcare compatto a grana fine, con colore variabile dal biancastro al grigio chiaro con presenza di bioclasti detti “lumachelle”); e, sono proprio tali caratteristiche mineralogiche e cromatiche che giustificano il riferimento ai marmi antichi ed alla classicità per la sua somiglianza ad alcune varietà del cipollino o ad alcune lumachelle bigie orientali.

“I marmi di Vitulano si vestono così di classicità e raccontano la loro storia per l’utilizzo nell’edilizia monumentale con l’architettura napoletana del barocco sin dal XVII e XVIII secolo per l’elevata qualità e per la singolare variabilità cromatica; ma quello che si sta cercando di scrivere oggi con l’III Edizione 2016 è invece l’attualità dei marmi di Vitulano nella cultura e nella scultura; in tal senso sono già state scritte due annualità in cui l’identità, la storia e la cultura locale hanno assunto con le opere realizzate il volto della montagna di Vitulano che partorisce la storia del luogo; o il massiccio del Camposauro che si risveglia, si solleva, si tende in uno sforzo a cui tutto il corpo partecipa; è la pietra che narra il territorio attraverso archetipi che si mescolano armoniosamente e, talvolta, la pietra simboleggia il guerriero sannita che difende il territorio; ma nelle opere delle precedenti edizioni sono rappresentate anche innamoramento ed amore della gioventù locale che sogna l’incanto dell’alba o del tramonto presso l’antica fontana o la stessa rondine che porta l’annuncio della primavera annidandosi sotto il cornicione della Chiesa della SS. Trinità; ed, infine, il racconto dell’orso e di San Menna protagonisti principali e ben noti della storia religiosa del luogo”.

“Anche quest’anno – racconta Scarinzi – è stata privilegiata la partecipazione di giovani scultori; l’obiettivo è quello di sostenere le nuove generazioni nel proprio percorso professionale, di rinforzare il loro amore per l’arte sostenendone una prospettiva di sviluppo. Gli artisti selezionati sono quattro: Eleonora Manetti Barni, Michela Zanini, Gabriele Montani, Luca Maestroni e provengono dall’Accademia di Belle Arti di Brera e di Bologna; essi dovranno confrontarsi sul tema della Staticità e Dinamicità ad indicare equilibrio ed immobilità dell’essere in contrapposizione al movimento ed all’agire; sono temi contrapposti, ma nella logica del caos e dell’ordine sono capaci di generare processi e percorsi di vita, odissee che culminano nella bellezza, nella gioia e nell’innocenza della vita; dai blocchi di marmo essi dovranno essere capaci, utilizzando il martello e lo scalpello, di estrarre immagini di vita locale, sentimenti e turbinio di passioni ed emozioni cristallizzate nella storia del piccolo centro montano di Vitulano. La direzione artistica del simposio è stata affidata a Leonardo Scarinzi, professore di Tecniche di Fonderia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna che ha una grande e sapiente esperienza in materia;il coordinamento dell’intera manifestazione sarà svolto invece da Italo Abate, storico dei marmi antichi e Presidente di Ambiente e Cultura Mediterranea, Associazione con sede a Napoli con cui è stato stipulato un protocollo d’intesa triennale avente proprio l’obiettivo della valorizzazione dei marmi di Vitulano. In seno al Simposio sarà sviluppato anche un altro evento culturale nella Cappella dei Nobili con la presentazione al pubblico di opere inedite a cura del Maestro d’Arte Vincenzo Dino Patroni che esporrà la scultura “Napule…è”, dedicata a Pino Daniele, e dello scultore Mariano Goglia con un bassorilievo rappresentante una scena di caccia al cinghiale, animale rappresentativo della fauna selvatica del Monte Pentime che sovrasta l’abitato di Vitulano; saranno anche esposti tre dipinti con rappresentazioni floreali dell’artista caudina Irma Servodio; le strade del “Paese dei Marmi” ospiteranno invece stand espositivi di prodotti artigianali in marmo di Vitulano. Testimonial della manifestazione sarà Angelo Gabriele Fierro, Scultore, Accademico di Brera, L.M. Storico e Critico dell'Arte Università Statale di Milano molto noto in Valtellina per le sue sculture rupestri. Dopo tre anni di attività sarà possibile fare un bilancio dell’investimento culturale del Comune di Vitulano per trasformare la cultura in un processo produttivo legato al settore marmifero coinvolgendo le energie locali e favorendo la partecipazione di efficienze del territorio”.



:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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