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20/3/2017 :: 12:27:45

Mensa, Movimento 5 Stelle attacca poi apre: "Disponibili a trovare soluzione"

Sguera e Farese. Foto tratta da Facebook
Sguera e Farese. Foto tratta da Facebook

Nei giorni scorsi l'assemblea pubblica promossa dal Movimento 5 Stelle sul tema della mensa scolastica. I grillini pur attaccando l'operato dell'amministrazione si dicono pronti a collaborare per trovare una soluzione. 


Il 17 marzo, all’interno dell’Aula Consiliare di Palazzo Mosti, si è svolta un’Assemblea pubblica organizzata dal Movimento 5 Stelle e dal gruppo di lavoro sulla mensa del Meetup “Grilli Sanniti” (costituito da Aniga Iele, Carlo Parente, Antonello Rapuano e Letizia Viola), dedicata alla intricata questione "mensa scolastica”, con il recente annunzio dell’Amministrazione di sospensione del servizio (a domanda individuale) sia per problemi igienici riscontrati dall’ASL nei confronti della Quadrelle 2000, società vincitrice del bando, scaduto il 7 marzo, sia per l’esiguo numero di iscritti (poco più di 200 bambini) sia per la morosità di metà circa degli iscritti nei pagamenti. Un evento mai verificatosi nella storia cittadina, in ogni caso.

Lo slogan dell’Assemblea è stato “La mensa è finita”, ad introdurre i lavori: Marianna Farese che puntato diritto su quelli che, a suo dire, ritiene: “errori genetici di questa breve storia triste nella scelta di un bando al massimo ribasso e nell’esclusione di Quadrelle dalle ditte invitate (poi riammessa dal TAR e vincitrice)”.

Nicola Sguera ha raccontato, utilizzando soprattutto frammenti di stampa e informazione locale, le tappe fondamentali della vicenda, partendo dalla sentenza della Corte d’Appello di Torino, impropriamente autorizzante il “panino da casa”, elencando errori di metodo e merito.

Carlo Parente, pediatra del Fatebenefratelli, ha invece, sinteticamente spiegato “l’importanza del pasto scolastico a livello sanitario, educativo e relazionale”. Ad intervenire anche la Pedà che ha posto preliminarmente una domanda: “c’erano tutte le condizioni di legge perché la mensa partisse?”. Antonello Rapuano ha illustrato invece la proposta del M5S per il prossimo anno scolastico, ricordando che: “compito dell’Amministrazione è guidare processi, non rinviare le soluzioni. L’avvio del nuovo anno scolastico è domani. Non si ripeta l’errore di arrivare impreparati. Partendo, dunque, dall’assunto che l’ottimo sia molto di là da venire, si potrebbe ipotizzare, dunque, di coinvolgere in un quadro di ‘economia circolare’, con la supervisione legale del Comune, che fornirebbe nel contempo indicazioni nutrizionali sui cibi da preparare, e l’accettazione da parte dei ristoratori di controlli maggiori da parte dell’ASL. In questo modo si responsabilizzerebbero le scuole, e i bambini avrebbero pasti caldi di qualità”.

Aniga Iele ha chiuso gli interventi programmati invitando tutti i genitori “alla cittadinanza attiva per il bene dei propri figli, che è bene comune, nel rispetto degli impegni presi”. Infine, ha letto una lettera inviata dal dirigente scolastico Michele Ruscello. Lettera nella quale Ruscello scrive: “si possono ipotizzare tutti i tipi di organizzazione, ma, se non c’è una normativa che le regoli, tutto potrà essere sempre vanificato. Da anni, mi pongo una serie di domande: se la mensa è un servizio a domanda individuale, quindi liberamente richiedibile dai genitori, anche solamente un alunno che non aderisce al ‘servizio’: Dove lo faccio mangiare? Cosa potrà mangiare? Chi gli farà assistenza? L’attività didattica del tempo mensa che fine farà?”. Ed ancora: “Le problematiche strutturali, organizzative e gestionali delle scuole, spesso non conosciute, non sono assolutamente da sottovalutare e, spesso, a causa di ciò, si cade nell’errore di ‘fare le nozze con i fichi secchi’.
Ecco perché, in attesa almeno delle nuove linee guida che il MIUR sta delineando e, ancora di più, della sentenza della Corte Suprema in merito al ricorso del Ministero contro la decisione del Tribunale di Torino, è indispensabile condividere una linea unitaria tra tutte le parti interessate. Per fornire un mio piccolo contributo alla discussione, ritengo che, prima di affrontare le modalità organizzative, l’aspetto prioritario da esaminare con la massima attenzione sia quello di ascoltare gli esperti della nutrizione. Noi siamo abituati a mangiare e a far mangiare i nostri bambini senza seguire i consigli che questi esperti segnalano continuamente: i problemi causati dall’errata alimentazione sono conosciuti da tutti. Sarebbe opportuno capire delle necessità e di cosa e quando sarebbe opportuno fare mangiare i nostri bambini/ragazzi”.

A seguire gli interventi dei presenti. Il M5S attende ora il Consiglio comunale in cui l’Amministrazione, comunichi quanto intende fare. “Purtroppo – concludono i grillini – le parole sentite nell’Assemblea dalle mamme mostrano il fallimento di un’Amministrazione, che, come scritto nel ‘Programma elettorale’, voleva «rispondere in modo dettagliato e trasparente alle numerose critiche rivolte al servizio che hanno creato ansia e preoccupazione nei genitori». Il M5S, come sempre, pur nella critica senza sconti è disponibile a mettere le proprie competenze al servizio di una soluzione”.
 



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