Lentamente la rambla è stata parzialmente riaperta alla circolazione. Il furgone che è piombato sulla folla è stato portato via e i turisti sono rientrati negli hotel, scortati dalla polizia.
Barcellona lotta per rialzarsi dopo che un van bianco ieri pomeriggio alle 4.50 è piombato zigzagando sulla folla di turisti della rambla, area pedonale, facendo 14 morti e oltre 100 feriti. Tra le vittime anche due italiani. Uno è Bruno Gulotta, giovane papà di Legnano di 35 anni, di Legnano. Tre i feriti. La conferma arriva dall’Unità di crisi della Farnesina. Gulotta è stato ucciso davanti alla famiglia, mentre passaggiava. La moglie ha appena fatto in tempo a mettere in salvo i figli. Il grande ricercato è l’autista del van l’uomo che, secondo alcuni testimoni, rideva mentre spazzava via vite. Ha 18 anni.
La polizia ha arrestato tre persone, tra cui un marocchino e uno spagnolo di Melilla. Due degli arrestati sono stati presi a Ripoll, 100 chilometri a nord i Barcellona; uno è un marocchino di 28 anni, sarebbe l’uomo che ha affittato il mezzo della strage, nonché il fratello dell’autista. Forse si chiama Driss Oukabir ma non c‘è certezza sulla sua identità perché dopo che è stata diffusa la sua foto un uomo si è presentato alla polizia e ha detto che è lui a chiamarsi così e che i suoi documenti erano stati rubati. Ma potrebbe essere un depistaggio. Driss Oukabir si troverebbe in Spagna con regolare permesso di soggiorno, ma sarebbe di Marsiglia. È stato in carcere per maltrattamenti in Spagna, è uscito nel 2012.
L’altro arrestato è di identità ignota ed è stato preso ad Alcanar (Tarragona) dove los Mossos, la polizia catalana, suppone che stesse preparando degli esplosivi. Qui, mercoledì sera, è esplosa una abitazione e all’interno sono state trovate tante bombolette di gas. Il percorso del van assassino Mariano Rajoy, primo ministro spagnolo: “Purtroppo noi spagnoli abbiamo familiarità con il dolore causato dal terrorismo, abbiamo subito attacchi come questo nella nostra storia recente, ma sappiamo anche che i terroristi possono essere sconfitti: possono essere battuti dall’unità istituzionale, dalla cooperazione delle polizie, dalla prevenzione, dal sostegno internazionale e dalla solida determinazione a difendere i valori della nostra civiltà: democrazia, libertà e diritti umani”. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis. Sarebbero di una ventina di nazionalità diverse le vittime. Finora si sa di tre tedeschi e un belga morti. In Spagna sono stati indetti tre giorni di lutto nazionale. La prioridad es atender a los afectados, detener a los asesinos y recuperar la normalidad. Los españoles venceremos al terrorismo #Barcelona— Mariano Rajoy Brey (@marianorajoy)
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