"Emanuele Dessì ha rinunciato alla candidatura in parlamento". Così parlava prima delle elezioni il leader del M5S Luigi Di Maio a proposito del candidato senatore pentastellato finito sotto accusa per il canone di 7 euro della casa popolare in cui era in affitto e per un filmato che lo ritraeva assieme a Roberto Spada.
Nell'occasione, Di Maio aveva annunciato anche la presenza di un foglio scritto con cui Dessì si impegnava a rifiutare il seggio, documento di cui tuttavia in molti avevano messo in dubbio l'efficacia. E infatti, dopo il voto é arrivata la giravolta: non solo il neosenatore Dessì non si dimetterà, ma verrà reintegrato anche nel gruppo 5 Stelle al Senato. Un cambio di linea che a margine della prima riunione del nuovo gruppo parlamentare del Movimento a palazzo Madama (alla quale Dessì non ha partecipato), sia Di Maio che il capogruppo Toninelli si rifiutano di commentare.
Servizio di Marco Billeci e Martina Martelloni
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