Nostro servizio - Erba alta fino al bacino, assenza totale di illuminazione pubblica e immondizia di ogni genere. E’ la denuncia di alcuni abitanti di Contrada Santa Clementina, nei pressi del Ponte Leproso, alle porte della città. Francesco, un 29enne del posto, ha accompagnato ilQuaderno.it in un “tour” della zona per segnalare l’annosa questione.
La prima tappa lungo Via Antico Sannio, la strada che costeggia il fiume Calore e collega l’uscita della Tangenziale Ovest alla zona della stazione Appia. Qui ci sono decine di persone che vanno a correre ogni giorno. Si è creato una sorta di percorso podistico spontaneo che circoscrive tutta l’area di Santa Clementina: alle tre del pomeriggio è un continuo viavai di gente in pantaloncini e cuffie alle orecchie. Due donne, incuriosite dalla macchina fotografica, si sono fermate e hanno iniziato il loro sfogo. Fanno jogging tra i wc abbandonati e le tante sterpaglie che, soprattutto in estate, lasciano qualche graffio alle gambe. A volte è difficile camminare sui marciapiedi a causa della folta vegetazione spuntata tra gli interstizi delle mattonelle.
“Io abito qui da tantissimi anni – ha dichiarato una delle 40enni – e quotidianamente faccio un po’ di attività fisica in compagnia di qualche amica. Paghiamo la tassa sull’immondizia come tutti i cittadini e in cambio non riceviamo lo stesso trattamento degli altri quartieri, qui l’incuria è davvero insostenibile. La sera è tutto buio: l’illuminazione è inesistente”.
La cabina elettrica, accanto a un palo della luce, è andata distrutta, sono infatti visibili anche tracce di pneumatici di un’automobile che probabilmente gli si è schiantata contro. “Noi l’abbiamo vista venire giù con i nostri occhi – ha concluso la donna - . Qualcuno con una macchina l’ha completamente demolita”.
La mattina passeggiano qui anche i bambini di un asilo della zona. Le educatrici li accompagnano a fare una scampagnata non proprio salutare. Non manca il materiale ingombrante: materassi, frigoriferi, vecchi televisori. Mentre in altre zone di Benevento gli operatori ecologici tengono lindi gli spartitraffico con l’aiuto di giardinieri armati di decespugliatore e fiori colorati, qui le aiuole sono ricettacolo di animali e immondizia. L’erba è alta circa 3 metri. Francesco mi conduce all’uscita della Tangenziale. Dopo qualche minuto un altro abitante si avvicina e si sofferma sui problemi dell’incrocio. Uno stop poco visibile e difficilmente rispettato.
“Non possono trattarci come una Contrada di periferia – ha sottolineato Francesco - , questo è uno dei principali ingressi della città. Da qui sbucano migliaia di auto ogni giorno. Siamo in pieno centro, non meritiamo questa non curanza”. Proseguiamo il giro inoltrandoci in una stretta via, in Contrada Serretelle, che conduce al centro commerciale “Buonvento”. Lo spettacolo è davvero sconcertante, decine di sanitari ed elettrodomestici accatastati, chi frequenta la zona conosce bene la questione. Una vera discarica a cielo aperto con rifiuti di ogni genere. La sede stradale è precaria e in alcuni punti è collassata. Gli abitanti sono sul piede di guerra: è in programma, infatti, una raccolta firme per sollecitare le istituzioni a intervenire.
Lorenzo Palmieri
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