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Boffa e Legambiente: 'Benevento snodo centrale con la Napoli-Bari'. Frecciate a Caldoro sul trasporto regionale:'Non ha alibi'

Treno altà capacità
Treno altà capacità
Si era detto sorpreso dall'atteggiamento del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, riguardo lo scarso interesse manifestato dal Governatore sulla "Napoli-Bari". Raggiunto pochi minuti fa dalla nostra redazione, il parlamentare sannita del Pd Costantino Boffa ha ribadito tutte le sue perplessità al riguardo, denunciato anche lo scarso interesse regionale sulla situazione di emergenza che si sta venendo a creare lungo la tratta "Benevento-Cancello-Napoli" con la MetrocampaniaNordEst, costretta a tenere ai box tre treni su sei per la mancanza di requisiti di sicurezza.

'LA NAPOLI-BARI INTERESSA QUATTRO PROVINCE CAMPANE'
"Sono veramente stupito e non capisco come è possibile considerare la la Napoli - Bari come un’opera baricentrica in relazione agli interessi della Puglia e, invece, periferica rispetto a quelli della Campania". Rincara la dose Boffa che riconferma invece il pieno coinvolgimento del territorio campano nel progetto: "Stiamo parlando - ha continuato - dell'opera più importante del Mezzogiorno, dichiarata priorità dall'Unione Europea, un'opportunità di sviluppo incredibile non solo per la nostra area. A Caldoro vorrei ricordare che quattro province campane su cinque (esclusa Salerno) sono coinvolte nella tratta: il piano prevede la partenza da Napoli, i passaggi a Cancello e Frasso Telesino, poi Benevento e la provincia irpina prima di approdare in Puglia. Alla base di quanto è stato stipulato nel progetto non si può certo essere in accordo con Caldoro che la sostiene opera marginale per la Campania". Che la "Napoli-Bari" è considerata opera strategica importante lo si evince anche da Legambiente, sempre attenta allo sviluppo dei trasporti nel Mezzogiorno nel rispetto della salvaguardia ambientale del territorio: Legambiente infatti ha sviluppato addirittura un dossier sulla tratta in questione, denominato "Bari-Napoli, SI TAV". Nel dossier (allegato nel link di questa nostra intervista a Boffa) Legambiente considera il rafforzamento dei collegamenti ferroviari tra Bari e Napoli una priorità nazionale: "Pensiamo che non sia accettabile in un Paese moderno e civile percorrere un tragitto di circa 300 chilometri con il treno più veloce in quasi 4 ore, che si viaggi tra Caserta e Foggia a una velocità media di poco più di 80 km/h su una linea a binario unico".

'BENEVENTO SNODO CENTRALE DELL'OPERA'
Ma cosa ci guadagna davvero Benevento con la "Napoli-Bari"? La nostra domanda, banale ma quanto mai necessaria, ha messo in luce importanti aspetti al riguardo: "Benevento è il punto focale del progetto - ha sostenuto Boffa - perchè non sarà una semplice fermata, ma un vero e proprio snodo centrale. Si passerà infatti dalle attuali quattro coppie di treni ad alta capacità presenti sul nostro territorio, a ben 24 convogli impegnati lungo la tratta ed a questo bisogna inoltre aggiungere gli ulteriori vantaggi per i pendolari con la notevole riduzione dei tempi di percorrenza: si potrà raggiungere Napoli in 45 minuti e Roma in 1ora e 35minuti ad esempio". Secondo Boffa la "Napoli-Bari" non è sinonimo di vantaggi soltanto per il trasporto pubblico: "Per il trasporto merci si è fatta una stima di sei mila di tonnellate al giorno in movimento lungo l'intera tratta". I dati snocciolati da Boffa confermati anche dal dossier di Legambiente che riconosce la centralità del ruolo a Benevento: "Secondo lo studio di fattibilità di Rfi - si legge nel rapporto - i treni provenienti da
Napoli Centrale e dalla nuova stazione dell’Alta Velocità di Afragola viaggerebbero sulla linea esistente da potenziare fino a Cancello (con un tratto in variante ad Acerra), da lì fino a Benevento su un tratto da raddoppiare e velocizzare, da Benevento è previsto il vero e proprio nuovo tracciato verso Foggia (dove è prevista una stazione esterna) e Bari. I treni provenienti da Roma uscirebbero invece dalla nuova linea ad alta velocità alla interconnessione di Caserta per agganciarsi alla linea per Bari. In questa fase è più avanti la progettazione della tratta tra Benevento e il confine regionale (precisamente tra Apice e Orsara di Puglia) dove è prevista la nuova linea e una fermata in terra irpina a servizio di un bacino di 200 mila utenti". Secondo Legambiente "la linea Bari-Napoli è pensata per ospitare treni passeggeri e merci, e avrebbe come obiettivi principali il rilancio dei traffici:
Passeggeri nazionali: lungo una delle direttrici nazionali fondamentali, di collegamento tra Tirreno e Adriatico, ma anche internazionale nella direzione del Corridoio europeo numero otto (Bari — Varna).
Merci: di collegamento tra il porto di Bari, l’interporto e il porto di Napoli, con l’obiettivo di togliere dalla strada i traffici che provengono da Basilicata e Puglia, dall’Est Europeo e dagli altri paesi del Mediterraneo.
Passeggeri regionali : sia in Campania - dove il progetto prevede il potenziamento di linee esistenti e la realizzazione di nuove fermate (permettendo di accelerare gli interventi della “Metropolitana regionale” tra Caserta, Benevento e Napoli) -, che in Puglia, dove permetterà di liberare spazi per i treni regionali lungo la linea Adriatica che attraversa i principali centri urbani, permettendo di aumentare i collegamenti ferroviari interni alle due regioni con benefici anche sui tempi di percorrenza".

'TAGLIO DEL 76% AI TRASPORTI REGIONALI NON CONFERMATO DALL'ATTUALE GOVERNO'
Sulla precaria situazione del trasporto regionale e sulla criticità presente lungo la tratta "Benevento-Cancello-Napoli", Boffa non usa mezze misure e mette in luce le responsabilità della Regione Campania: "Il taglio del 76% del settore trasporti regionale che Caldoro annunciò a Benevento quando venne in visita istituzionale a Villa dei Papi, faceva parte della politica del vecchio governo non confermata dall'attuale governo Monti che ha, in base ad un nuovo accordo con le regioni, recuperato quasi del tutto il taglio previsto al settore trasporti anche in Campania". Una precisazione non da poco se si considera che proprio ieri, dalla MetroCampaniaNordEst, avevano riferito a "Il Quaderno.it" che la messa in sicurezza dei tre treni della tratta non era stata effettuata per problemi economici: "La Regione Campania - ha chiarito Boffa - non ha nessun alibi al riguardo. Deve investire le risorse proprie e quelle europee perchè ci sono e, se non fa presto, rischia anche di perderle. Bisogna acquistare treni nuovi, investire sulla manutenzione delle aziende come la MetrocampaniaNordEst che è in difficoltà, senza tagliare nulla e potenziando il trasporto sul ferro". Tutta colpa del governo regionale insomma? "Assolutamente si - ha concluso Boffa - tutto dipende dalle scelte regionali. Caldoro non ha fatto una sola mossa a favore dello sviluppo della provincia di Benevento nel settore trasporti".
Gaetano Vessichelli


:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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