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4/4/2014 :: 10:17:30

Aree di crisi, c'è il bando. Oltre dieci milioni di euro per il rilancio di Airola



Con Decreto ministeriale del 13 febbraio 2014, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il Ministero dello sviluppo economico ha disciplinato il bando per promuovere programmi di investimento finalizzati al raggiungimento di obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale, relativi a unità produttive ubicate nelle aree di crisi della Campania.
RILANCIO DI AREE DI CRISI
Il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Campania hanno firmato il 17 luglio 2013 un Protocollo d’intesa per il rilancio delle aree più colpite dalla crisi economica, al fine di stimolare nuovi investimenti per lo sviluppo del sistema produttivo e la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Il Programma di rilancio delle aree colpite da crisi industriale in Campania prevede a valere sulle risorse del Piano di Azione Coesione, due interventi di sostegno ai programmi di sviluppo imprenditoriale:
1) sostegno a programmi ritenuti strategici per la riconversione e riqualificazione industriale delle aree attraverso l’attivazione dello strumento dei Contratti di sviluppo.
2) adozione di un bando per il rafforzamento della competitività del sistema imprenditoriale attraverso la realizzazione di nuovi investimenti innovativi finalizzati a consolidare, riqualificare, diversificare le PMI delle aree colpite da crisi industriale in Campania.
Contratti di sviluppo.
Con la circolare del Ministero dello sviluppo economico n. 5067 del 13 febbraio 2014 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 26 febbraio 2014, n. 47) è stato dato avviso pubblico per la selezione di progetti strategici da realizzare nei territori dei Comuni della Regione Campania ricadenti nelle aree colpite da crisi industriale individuate dalla terza riprogrammazione del Piano Azione Coesione tramite ricorso al regime di aiuto dei Contratti di sviluppo.
L’ammontare complessivo delle risorse disponibili è pari a euro 80.100.000,00 a valere sulle risorse del Piano Azione Coesione.
L’intervento è attuato applicando la normativa relativa ai Contratti di sviluppo, pertanto il programma di sviluppo industriale deve prevedere un investimento minimo di 30 milioni di euro.
Un ulteriore requisito di ammissibilità,è rappresentato dall’incremento occupazionale.
I soggetti beneficiari, si impegnano a procedere, previa verifica della sussistenza dei requisiti professionali, prioritariamente all’assunzione di personale appartenente al bacino di riferimento, individuato nei lavoratori residenti nell'area di crisi che risultino in CIG o iscritti alle liste di mobilità, al momento della nuova assunzione.
Le domande di accesso alle agevolazioni possono essere presentate al soggetto gestore, Invitalia, dal 3 marzo 2014 al 16 aprile 2014.


Con il Decreto ministeriale 13 febbraio 2014 sono stati individuati i criteri per il secondo intervento nelle aree di crisi in Campania.
Dotazione finanziaria
E’ pari a 53,40 milioni di euro, così ripartita tra le cinque aree di crisi:
- euro 10.680.000,00 all'Area di crisi di Airola
- euro 7.155.600,00 all'Area di crisi di Acerra
- euro 7.155.600,00 all'Area di crisi di Avellino
- euro 14.204.400,00 all'Area di crisi di Caserta
- euro 14.204.400,00 all'Area di crisi di Castellammare di Stabia.
SOGGETTI BENEFICIARI
Imprese costituite in forma di società che, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere regolarmente costituite in forma societaria ed iscritte nel Registro delle imprese;
b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
c) trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
d) non rientrare tra le società che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
e) trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
f) non essere state destinatarie, nei 3 anni precedenti la data di presentazione della domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
g) aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero un ordine di recupero;
h) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER.
Possono presentare domanda di agevolazione le società consortili.


Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi, relativi a unità produttive ubicate nella Macro area di crisi, finalizzati al raggiungimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale riguardanti una delle seguenti attività:
a) sezione C della classificazione delle attività economiche Ateco 2007;
b) produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore di cui alla sezione D della predetta classificazione Ateco,
c) attività di servizi elencate al punto 2 dell’allegato n. 1 del decreto.
Sono ammissibili i programmi di investimento che prevedono:
a) la realizzazione di nuove unità produttive tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento;
b) l’ampliamento e/o la riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo;
c) la realizzazione di nuove unità produttive o l’ampliamento di unità produttive esistenti che eroghino i servizi di cui al punto 2 dell’allegato n. 1.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi di investimento devono comunque prevedere un incremento occupazionale.


Non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento riguardanti le attività economiche relative ai settori della siderurgia, della cantieristica navale, dell’industria carboniera e delle fibre sintetiche.
Con successiva circolare saranno fornite specifiche indicazioni inerenti a: tipologia delle spese ammissibili; modalità di accesso alle agevolazioni; termini di presentazione della domanda; modalità di richiesta delle erogazioni. (FONTE IPSOA)


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