Processo Mani sulla città, l'opposizione: 'Sindaco prenda esempio da altri amministratori. Si dimetta'

19:44:29 1240 stampa questo articolo
Palazzo MostiPalazzo Mosti

Una notizia di giudiziaria come quella di oggi, il rinvio a giudizio per l'inchiesta 'Mani sulla città' non può che provocare reazioni politiche. La prima, quella della minoranza consiliare di Palazzo Mosti che, unanimemente, invia una nota in cui si sottolinea come "Dopo la debacle politico amministrativa sancita dai disastri finanziari (rilevati anche dalla Corte dei conti) arriva, non certo inaspettato, il rinvio a giudizio del primo cittadino. I capi di imputazioni - commentano - risultano essere estremamente gravi e imporrebbero, sulla scorta dell’esempio dato da altri pubblici amministratori, un gesto di responsabilità nei confronti della comunità amministrata e di dignità personale onde potersi difendere, da libero cittadino, dalla accuse contestategli.
Il Partito Democratico, con la nuova gestione Renzi, ha più volte manifestato l’intenzione di voler ridare un’etica alla politica: ci si aspetta, conseguentemente, che il tanto decantato codice deontologico non resti solo una enunciazione teorica ma venga concretamente applicato.
Mentre la comunità assiste e denuncia un continuo decadimento della città, rilevato quotidianamente dalle forze di opposizione, il Sindaco e la maggioranza che lo sostiene si trovano a doversi difendere da accuse a dir poco imbarazzanti per pubblici amministratori.
Il primo cittadino - insistono dalla minoranza - potrebbe cogliere l’occasione, nella preannunciata (anche se per altri motivi) conferenza stampa, di chiarire alla città i punti oscuri della ennesima vicenda penale che in queste ore lo coinvolge.
Per quanto ci riguarda - concludono - certi del solito vecchio e stonato ritornello circa le responsabilità che il Sindaco vorrà regalare agli organi di informazione, riteniamo che, nell’interesse generale, non esista altra strada che quella delle dimissioni".



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